Diawara per Kamara. Sembra un gioco di parole, ma sarebbe forse più esatto definirlo un gioco di prestigio: fuori un calciatore che Mourinho non considera utile al progetto e dentro un centrocampista sul modello Oliveira. Perdere un’alternativa per acquistare un titolo: è il sogno di ogni allenatore. Kamara è come dire Xhaka o Ndombelé. Insomma, un mediano adattabile a più posizioni, in grado di garantire muscoli e mentalità.
A Trigoria piacciono tutti e tre, ma per costi e opportunità il marsigliese è favorito: “Le voci di mercato mi mandano a destra e a sinistra tutti i giorni – ha scherzato il calciatore al termine del match contro il Lilla – il mio contratto scade a giugno e se resterò farò di tutto affinché la squadra raggiunga la Champions. A parte questo, con il mercato aperto tutto è possibile“.
Su Diawara c’è un interesse forte del Valencia, che lo vorrebbe in prestito secco: la Roma gradirebbe l’obbligo di riscatto almeno a sette-otto milioni. Il tecnico e il gm Pinto, a parole hanno chiuso il mercato in entrata. Anche se quel “coglieremo le eventuali opportunità” fa presagire che qualcosa in pentola possa bollire.
Il 22enne dell’OM si libera a giugno (a proposito: il Marsiglia dovrà versare 20,4 milioni nelle casse giallorosse per i riscatti obbligatori di Under e Pau Lopez, nessun’altra contendente della Roma ha tale vantaggio) e al prezzo di cessione di Diawara i francesi possono convincersi, concedendo lo sconto. Ma Kamara ha chiesto cinque milioni di stipendio e se non abbassa le pretese è avvicinabile solo dai club della Premier.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota