La Roma non ha ancora un modulo di riferimento dopo 34 partite ufficiali. Mourinho ha schierato i giallorossi 20 volte con il 4-2-3-1, 9 con il 3-5-2, 4 con il 3-4-1-2 e una con il 4-3-3. Le assenze di Ibanez e Zaniolo fanno sì che possano esserci altre sorprese nella disposizione della squadra: “Se ho scelto uno schema finale? No, cercheremo il meglio in base ai giocatori disponibili.
Se col Sassuolo dovremo giocare in modo diverso lo faremo. E se lo faremo a 3 davanti, dovremo giocare tanto sulle fasce”. Se sarà 4-2-3-1, 4-2-1-2 o 4-3-3, in ogni caso la certezza è il ritorno della difesa a 4. Durante le prove tattiche di venerdì, Mourinho ha provato prima Pellegrini vicino a Sergio Oliveira, poi i due vicini a Cristante con Mkhitaryan più alto. I moduli da tenere in considerazione sono quindi 4-2-1-2 o 4-3-3.
Per quanto riguarda il rinnovo di Zaniolo, all’orizzonte non ci sono schiarite, nonostante proseguano i contatti tra Pinto e Vigorelli. Lo stallo è dovuto all’input dei Friedkin, che hanno imposto come la discussione degli accordi con scadenza 2024 vada affrontata a fine stagione, come conferma la situazione legata a Gianluca Mancini: accordo raggiunto a novembre, ma ancora da ufficializzare. Capitolo Spinazzola: dopo la visita del professor Lempainen, da Roma filtrano prudenza e soddisfazione. Il rientro non ci sarà prima di fine marzo, inizi di aprile.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina