Il “bomber” giallorosso, Tammy Abraham, autore di una doppietta al derby vinto, stravinto e asfaltato dalla Roma, ha rilasciato alcune dichiarazioni e aneddoti sulla partita di domenica:
“Dal primo momento in cui hanno provato a creare un contatto con me, ho pensato “no, questo non fa per me”. Quando poi le persone ti spiegano le loro ambizioni, vogliono metterti fiducia e ti fanno sentire che hai un valore, vuoi solo dar loro tutto di te. Ed appena sono arrivato, me ne sono innamorato”
Mourinho è una leggenda. Quanto è importante per te come giocatore avere qualcuno come Mourinho che vuole te come pilastro di questa squadra? “Lui mi ha solo detto “beh, vuoi venire nella Roma soleggiata o vuoi continuare a prendere la pioggia in Inghilterra?” Non gliel’ho mai detto, e per favore, non fategli vedere il video, ogni volta che lo vedo è quasi uno shock anche se lo vedo ogni giorno. Quando ero piccolo e lui era al Chelsea l’avevo visto un paio di volte per qualche allenamento, sapevo un po’ come era fatto. Adesso che sono venuto qui lo chiamo “il mio zio di Roma”.
Non sono mai stato ad un derby, sarà questa la mia prima volta domenica. Ma ho fatto un giro e ad esempio i tassisti non parlano d’altro che della partita. Sono impazziti. Tu l’hai percepito stando in giro a Roma? “Ogni giorno il derby salta fuori. Ogni singolo giorno “il derby sta per arrivare, il derby sta per arrivare”. Io ne sono eccitato, i fan lo sono, tutti in città lo sono”.
La tua esperienza con la tifoseria qui? Come sono diversi i derby di Roma dal resto del mondo? “Lo è, lo è. I tifosi sono dei veri appassionati. Tutti parlano delle partite, dei miei gol, delle performances. Sono fan sfegatati e fanno bene ad esserlo. Quando indossi la loro maglia tu non rappresenti solo la squadra ma rappresenti tutta la città”.
FONTE: Cbs Sport
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