Fino ad ora non gli è mai capitato di battere José Mourinho. In tre precedenti (compresa una Supercoppa, persa ai rigori con la Roma) ha vinto Mou contro Spalletti e altre due volte è finita alla pari. Col portoghese sono sempre grandi partite a scacchi e allora proviamo a prevedere quali potranno essere alcune delle mosse che il toscano potrà realizzare per cercare di vincere la sua prima sfida con lo Special One e al tempo stesso continuare a sognare il primo tricolore.
Occorre innanzitutto ripartire dalle basi di una solidità difensiva smarrita negli ultimi mesi. Il ritorno di Frank Anguissa diventa fondamentale per dare sostanza alle due fasi del Napoli. Soprattutto in quella difensiva: con la Fiorentina sono stati subiti tre gol perché troppo spesso gli avversari sono arrivati a “palla scoperta” puntando direttamente i difensori perché era saltato il filtro del centrocampo.
Riguardo il modulo, se il tecnico optasse per il 4-2-3-1 è forte la candidatura di Mertens per giocare titolare, rispetto a un Zielinski ultimamente apparso fuori fase. Ma c’è un’altra candidatura che avanza in maniera convincente. Quella del messicano Lozano che a destra potrà essere preferito a Politano. Il messicano sa scattare con tempismo alle spalle del suo marcatore e questo può diventare un’arma letale.
E per far si che Osimhen non si ritrovi troppo isolato nel ribaltamento dell’azione, ecco che la presenza di Mertens dall’inizio – sarebbe la prima volta in questa stagione dei due insieme da titolari – darebbe più peso alla manovra offensiva e al comando del gioco.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Nicita
https://youtu.be/D_v8VlJcHzc