Sabato c’è Inter-Roma, la sua sfida…
“In effetti sono due società in cui ho vissuto momenti memorabili da calciatore. Partita tosta per entrambe: l’Inter è favorita ed è obbligata a vincere, la Roma per me ha il vantaggio di giocare per due risultati”.
Per chi tifa? “Per il Lecce, la squadra della mia città. Non posso avere preferenze tra Inter e Roma, ho troppi amici su entrambi gli schieramenti”.
Però su Whatsapp ha una foto con Ronaldo, il fenomeno… “Perché è stato un privilegio giocare con il più forte calciatore del mondo. Senza nulla togliere a gente come Baggio o Totti. Ronie era Ronie”.
Qual è il ricordo più intenso del triennio romanista? “La rimonta spezzata contro lo Slavia Praga, nel 1996. Non ho mai voluto rivedere la partita, perché per me è finita 3-0. Feci due gol, la gente ancora oggi non ha dimenticato quella beffa. Se avessimo superato i quarti, di sicuro avremmo vinto la Coppa Uefa. E magari la carriera mia, di Giannini, di Mazzone, sarebbe stata diversa”.
C’è stata anche una giornata felice? “Il primo derby. Quello sì, finì 3-0. Quando arrivi alla Roma pensi di sapere cosa siano le partite contro la Lazio. Ma quando le vivi, realizzi che non avevi capito un tubo”.
Stavolta la Roma riesce a vincere una coppa? “Lo spero con tutto il cuore. Ha trovato stabilità e ha la grande passione dei tifosi a sostenerla. Poi c’è Mourinho, che sta gestendo l’ambiente in modo impeccabile. Non è mica facile lavorare a Roma: parlano tutti, molti dei quali a vanvera. Ho sentito dire che Mou era bollito e invece…”-
FONTE: Il Corriere dello Sport – R., Maida
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