Una specie di limbo. «Una situazione strana» l’ha definita José Mourinho, che deve dividere i suoi pensieri tra gli ultimi tre turni di campionato e la preparazione della finale di Conference League. Meglio concentrarsi sulla rincorsa al quinto-sesto posto o iniziare a risparmiare forze per il Feyenoord? La partita di stasera a Firenze può indirizzare in un verso o nell’altro i calcoli dell’allenatore: una vittoria darebbe la certezza di qualificarsi alle coppe il prossimo anno, con grandi possibilità di giocare l’Europa League.
Un pareggio lascerebbe comunque i giallorossi in una posizione di vantaggio, invece la sconfitta, complice i successi di Lazio e Atalanta, rimescolerebbe le carte, con la Roma costretta a giocarsi senza freni entrambe le ultime gare di campionato contro Venezia e Torino per non rischiare addirittura la beffa dell’ottavo posto. Per la Fiorentina di Italiano, reduce da quattro sconfitte consecutive tra campionato e Coppa Italia, è una sorta di ultima spiaggia.
Ma pure una grande occasione. E al Franchi l’atmosfera sarà bollente: prevista una scenografia dei tifosi, mentre oltre duemila romanisti riempiranno il settore ospiti. Anche di lunedì. Lo stesso giorno di quel Fiorentina-Roma nell’anno dell’ultimo scudetto giallorosso, con il celebre striscione esposto dai tifosi partiti per la trasferta: «Semo tutti parrucchieri».
La squadra di Mourinho è partita in treno ieri dopo l’allenamento, il gruppo al completo – fatta eccezione per Mkhitaryan che lavora per esserci a Tirana – ha raggiunto Firenze nel pomeriggio, ma la sensazione è che più di un titolare di giovedì scorso col Leicester possa iniziare la gara di stasera in panchina.
A cominciare da Zaniolo, «spremuto» da Mou nelle ultime due partite. Al suo posto potrebbe rivedersi El Shaarawy, candidato a formare il tandem di trequartisti con capitan Pellegrini. Abraham è pronto a giocarne un’altra (sarebbe la presenza stagionale nr. 49 dell’inglese), sulle fasce si rivedrà Maitland-Niles che farà rifiatare chi tra Karsdorp e Zalewski sarà giudicato più stanco dal tecnico. Un cambio anche nel terzetto difensivo, dove Kumbulla farà respirare uno dei tre titolari.
Dall’altra parte Italiano non recupera Odriozola e punta sul tridente Gonzalez-Cabral-Saponara, con i vari Callejon, Piatek e Ikone jolly da pescare in panchina. Anche con un pareggio o una sconfitta di misura la Roma resterebbe davanti ai viola nel computo degli scontri diretti, grazie al 3-1 dell’andata. Era la prima partita di campionato, sono passati 105 giorni e Mourinho è riuscito nel tempo a dare una solidità diversa alla squadra. Ma dopo la semina, il raccolto si fa adesso. A partire da stasera.
FONTE: Il Tempo – A. Austini
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