Al termine del match contro il Venezia, l’allenatore della Roma, Josè Mourinho, ha rilasciato alcune dichiarazioni:
SKY Dopo un risultato negativo, c’è questo abbraccio del pubblico. Cos’è nato? “Siamo noi che abbiamo cercato di ringraziare la gente, di nuovo, siamo una famiglia. L’obiettivo è stato sempre di ringraziarli. C’è un modo di ringraziarli sempre, che è dare tutto sempre. Anche oggi lo abbiamo fatto. Alla fine se possiamo andare vincere una competizione direi che sarebbe meritato per noi, ma soprattutto per loro, che meritano di più. Se succede questo quando Milan e Inter vincono il campionato, a livello della passione della gente questo significa molto di più. La famiglia quando si vince c’è sempre, quando non si vince è una storia diversa. È stato sempre così o adesso lo è oppure è con gente speciale. Abbiamo dato tutto, abbiamo cercato di vincere. Giocare contro 10 uomini per tanto tempo dà più possibilità per dominare e creare, ma non abbiamo segnato. Un abbraccio a tutti al Venezia, ai professionisti e alla gente, sperando che la prossima stagione possa tornare in Serie A”.
Le condizioni di Zaniolo in vista di Tirana? “Nessuno ha riposato, tutti i giocatori che non ci sono stati oggi, Mkhitaryan, Zaniolo e Felix, sono infortunati e non potevano esserci”.
E Zaniolo per la finale? “Vediamo Prima pensiamo in chiave Torino, vediamo il prossimo giovedì per la partita di venerdì”.
DAZN I suoi hanno dato tutto, ma sono mancati 2 punti pesanti. “E’ stata una grande festa ma siamo stati noi a ringraziare la gente. I tifosi lo sanno che diamo tutto, se non facciamo di meglio è perché non ci riusciamo. Siamo noi a ringraziare loro e la reazione si è vista. È qualcosa di speciale, ho vissuto stadi così ma dopo aver vinto il campionato. Sicuramente vedremo San Siro così quando o Inter o Milan vinceranno. Ma quello che è successo mi fa pensare di nuovo e di più che questo club e questa gente sono speciali. Magari è sempre stato così, o forse siamo noi a creare qualcosa di speciale, ma non possiamo smettere di ringraziare la gente. Promettiamo sempre di dare tutto, come oggi. Lo sforzo, la professionalità e la passione la possiamo promettere. Non di vincere, ma ci restano 2 partite con un significato, continuo a considerare l’ultima partita come importante e andiamo a Tirana con l’obiettivo di prenderci la coppa”.
Come sta lavorando per la trasferta di Torino? “Non è facile, come avete visto se cambiamo 3-4 giocatori andiamo subito in difficoltà. Ci sono altri come Pellegrini, Cristante, Ibañez, Smalling e Abraham che giocano praticamente sempre… Siamo lì, siamo al limite. Però purtroppo è così, il Feyenoord andrà in vacanza, il Real ha vinto il campionato 2 settimane fa… Noi siamo in questa situazione di lottare sempre per i punti. Lo faremo anche venerdì, sperando di avere un po’ più di forza mentale per aiutarci fisicamente ad avere motore anche per la finale”.
Conta di recuperare Zaniolo? “Non sono stati messi a riposo i 3 giocatori che non erano qui con noi, Zaniolo, Felix e Mkhitaryan erano infortunati. Vedremo venerdì”.
Resterà alla Roma anche il prossimo anno, le piacerebbe aprire un ciclo qui? “L’ho già detto. Un po’ di più? Un nuovo contratto? Certo, ho un contratto di altri due anni, quindi sarò qui altri 2 anni”.
I tifosi possono stare tranquilli… “Si, anche perché i giocatori stanno crescendo dal punto di vista emotivo e non ci sono dubbi. Potranno avere dubbi sulle qualità, ma non sulla professionalità, facciamo il massimo. Non posso entrare nello spogliatoio e recriminare nulla a nessuno. Ci sono stati gol sbagliati, errori, la palla che andava di qua e di là, ma hanno dato tutto. E per me è qualcosa di bello”.
CONFERENZA STAMPA Spinazzola, come lo valuta? “Spinazzola lavora da tanto con noi, aveva altre possibilità di giocare oltre i 5 minuti di Firenze. Gli manca ancora qualcosa, ma ha fatto abbastanza bene. Dopo il cartellino giallo e lo 0-1 dovevamo cambiare modo di giocare nel secondo tempo. Per questo ho fatto il cambio, penso sia un momento bello per lui perché si sente di esser tornato un giocatore. Possiamo contare su di lui, magari non per novanta minuti e per noi per l’anno prossimo sarà un grande giocatore in più senza fare mercato e siamo contenti”.
Il saluto ai tifosi? “Ero emozionato e frustrato. Questa gente merita tutto. Loro hanno trasformato una situazione dove noi dovevamo ringraziare loro e nelle prossime due partite dovremo dare tutto. Quello che abbiamo e non abbiamo. Quello che si è visto qui, si vede a San Siro dopo che Inter o Milan vincono il campionato. E’ stato un ultimo abbraccio tra noi e i tifosi prima della finale, un fenomeno sociale incredibile. Ho vissuto partite così dopo aver vinto un campionato, ma non dopo un pari e finendo nella posizione che avremo noi”.
Chiederà alla società una squadra da Scudetto? “Al di là di quello che può succedere, ho un compromesso con la società e ora anche con la gente. Io resto qua, non c’è storia. Ovviamente mi piacerebbe fare un grande salto di qualità in modo di poter pensare di poter vincere quello che tu sai che mi piacerebbe vincere. Ma non sarà facile. Dobbiamo continuare a fare le cose con equilibrio, ma sicuramente miglioreremo. Ora pensiamo a vincere le due partite che mancano, un ultimo sforzo per questa gente fantastica che ho nello spogliatoio. Sicuramente non arriverà Mbappé l’anno prossimo”.
Come mai Zaniolo non c’era? “Zaniolo è infortunato. Come Mkhitaryan e Felix. Mi sarebbe piaciuti averli in panchina, ma non era possibile. Non so se ce la faranno per venerdì o per la finale. Vediamo”.
I 47 tiri in porta? “Sono tanti, giocare un’ora contro una squadra in dieci ti dà la possibilità per farlo. Non è più facile giocare contro una squadra che si copre così tanto. La percentuale di gol che noi facciamo non è proporzionata a tutto quello che creiamo, è stato così per tutta la stagione”.
ROMA TV “Lo spirito è intoccabile, così come la professionalità dei giocatori ed il sentire dentro questa gente fantastica. Non possiamo dire niente ai giocatori e magari proprio per questo la gente reagisce con questa passione e rispetto. Ovviamente il risultato conta ed è importante, così come però siamo stati veramente sfortunati. Abbiamo avuto tante palle gol, tante parate e tanti pali, però la palla deve andare dentro e toccare la rete. Purtroppo quello che è successo oggi è già successo tante altre volte in campionato. Creiamo tantissimo, siamo offensivi e creiamo tante palle gol, ma il numero di reti che realizziamo non è proporzionale a questo tipo di dominio e di gioco”.
Professionalità da parte dei suoi giocatori c’è stata e l’hanno dimostrato. Ieri aveva detto che i tifosi si meritavano questo abbraccio oltre il risultato come succede spesso a Roma. Qui si tifa e si abbraccia la squadra oltre il risultato… “Questo non l’ho mai visto. È incredibile. La gente è speciale, capisce che questa squadra dà tutto quello che ha. La gente ha la speranza che la stagione finisca con qualcosa da poter festeggiare veramente. Non ho tante parole per descrivere quello che è successo oggi. L’obiettivo della squadra era ringraziare la gente, ma poi si è trasformato in un abbraccio di famiglia, tra tutti i romanisti e la squadra. È un fenomeno da studiare”.
FONTE: Sky Sport / DAZN / Redazione Tuttoasroma – dall’inviato R. Molinari /Roma TV