Tutto ruota intorno ad Henrikh Mkhitaryan. Non è un mistero che l’armeno sia uno dei calciatori più importanti della rosa a disposizione di José Mourinho, che ha sottolineato più volte quanto Miki sia funzionale al suo gioco, ma anche come sia uno dei pochi calciatori che ha mantenuto sempre un rendimento di alto livello nel corso di tutta la stagione.
Tutti sono in attesa di sapere quale sarà il futuro contrattuale dell’armeno, che ha il contratto in scadenza il 30 giugno e che non ha ancora sciolto le riserve su ciò che farà il prossimo anno. Il Ceo giallorosso Berardi, che ieri ha ritirato il premio USSI per conto della famiglia Friedkin, si è limitato a un “intanto speriamo di averlo in finale“.
Per Mou, però, conta solo il presente e sta facendo di tutto per averlo a disposizione domani sera. Intorno all’armeno, che si è infortunato nella semifinale di andata del 28 aprile contro il Leicester, è calata una cortina di fumo. Dal giorno dello stop si lavora per averlo a disposizione per la finale, ma nelle ultime uscite Mou non si è mai sbilanciato. Pretattica o reale preoccupazione? Gli ultimi dubbi saranno sciolti dopo l’allenamento di rifinitura.
La presenza o meno di Mkhitaryan modificherà profondamente l’assetto tattico della squadra. Con l’armeno in campo ci sono due ipotesi di formazione: dati per certi Mancini, Smalling, Ibanez in difesa; Karsdorp e Zalewski esterni e Pellegrini alle spalle di Abraham, “ballano” alcuni ruoli. Con Miki regista davanti alla difesa, al suo fianco ci sarebbe uno tra Cristante (favorito), Sergio Oliveira o Veretout, con Zaniolo al fianco di Pellegrini. Se invece Mou dovesse optare per un centrocampo più muscolare.
Se invece Mkhitaryan fosse buono al massimo per la panchina, allora le scelte sarebbero un po’ più semplici: Zaniolo al fianco di Pellegrini alle spalle di Abraham, Cristante davanti alla difesa vicino ad uno tra Sergio Oliveira e Veretout. Poche possibilità, invece, di vedere fin dall’inizio Spinazzola, che ha messo minuti preziosi nelle gambe nelle gare con Venezia e Torino ma dovrebbe partire dalla panchina.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Piacentini
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