(…) Nonostante Frattesi abbia dato mandato al suo procuratore Riso al motto «Beppe, riportami alla Roma». E con il centrocampista (che ha fatto sapere di essere pronto a presentarsi pure il 4 luglio giorno del raduno rinunciando a una parte delle vacanze) non è stato un problema trovare un accordo per un contratto quinquennale, base importante ma non definitiva per la buona riuscita dell’operazione. Perché il Sassuolo continua a rimanere sulle sue posizioni.
Anzi, irrigidendole ancora di più. Nel senso che, per quello che è filtrato, nella cena di mercoledì, la dirigenza del club emiliano invece che limare al ribasso la sua richiest, ha aperto il fronte del contrario. Ovvero ha chiesto di più: trentacinque, cinque in più di quello che si era detto fino a pochi giorni fa.
La cosa ha lasciato perplesso Pinto che, forte del trenta per cento che la Roma può vantare sul cartellino, a budget per l’acquisto ha messo una cifra tra i sedici e i diciotto milioni che poi, in virtù di quel trenta per cento, vogliono dire più o meno venticinque. Valutazione che a Trigoria considerano più che congrua.
Come sbloccare la situazione? La risposta è Bove. Nel senso che se la Roma decidesse di inserire nell’affare il cartellino di Edoardo (con riscatto e controriscatto), siamo sicuri che la quadra si troverebbe.
Al momento non ci sono segnali in questo senso, ma Bove (che ha offerte anche da Bologna e Cagliari) se a Trigoria, oltre a Frattesi, dovesse arrivare anche un altro centrocampista, potrebbe anche convincersi a lasciare Trigoria per andare a giocare puntando a fare lo stesso percorso già tracciato da Pellegrini e, nel caso, Frattesi.
In ogni caso, ci pare chiaro che ci sia da aspettare e, soprattutto, che tra le parti ci sarà bisogno di altri incontri per dare a Frattesi quello che vuole Frattesi. (…)
FONTE: Il Romanista – P. Torri
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