In Portogallo sconfitta 3-2 dallo Sporting Lisbona tra gol, errori e risse. A segno Pellegrini. Ma la squadra di Mourinho mostra progressi aspettando l’inserimento della Joya in attacco. È sempre la Roma di José Mourinho. Nella terza amichevole portoghese persa 3-2 con lo Sporting Lisbona all’Estadio Algarve di Faro, i giallorossi hanno confermato di essere sempre più una squadra che rispecchia l’animo e l’identità del suo tecnico.
Un gruppo unito, grintoso, pronto allo scontro se la situazione lo richiede – vedere la mini rissa dopo il rigore concesso allo Sporting e altre liti sparse in tutta la partita – e dedito al sacrificio nei momenti di sofferenza. In attesa di accogliere Paulo Dybala, lo Special One ha iniziato a preparare il terreno per inserire la Joya – Zaniolo ha svariato su tutto il fronte offensivo – comparso in tribuna ad inizio secondo tempo seduto una fila sotto i seggiolini dei Friedkin, dopo aver continuato a seguire la stesura dei contratti insieme ai suoi agenti nel resort che ospita la Roma.
A suggerire l’imminente arrivo dell’argentino allo stadio era stato il numero di maglia di Matic, trasformatosi in 8 (aveva scelto il 21, ndc) dopo la chiusura dell’affare Dybala. In campo Mourinho ha proseguito sulla strada della difesa a 3, mandando in campo Zaniolo, Celik e Abraham tra i titolari insieme alla coppia Matic-Cristante. Oltre a qualche errore e limite di condizione prevedibile, i giallorossi hanno continuato a mostrare segnali di crescita, anche considerato il livello tecnico dell’avversario, passato in vantaggio alla mezzora su calcio di rigore con Gonçalves dopo un presunto fallo di Ibanez che ha infiammato gli animi degli uomini in campo.
Il pareggio romanista arriva dopo appena 2′, grazie all’autorete di Ignacio sugli sviluppi di un corner che consente ai giallorossi di chiudere il primo tempo sull’1-1. Copione simile anche nella ripresa, quando in campo sono entrati Svilar, Zalewski, Smalling e Veretout.
Dopo 8′ a riportare in avanti i portoghesi è Ignacio – stavolta nella porta giusta – con un colpo di testa. È Pellegrini a ristabilire momentaneamente gli equilibri con un destro sotto la traversa su assist di Abraham. A regalare la vittoria allo Sporting invece è Tabata, che recupera una brutta palla persa da Cristante e beffa Svilar tirando sotto le gambe di Mancini
FONTE: Il Tempo – E. Zotti