La Roma saluta l’Algarve pareggiando 1-1 con il Nizza e nascondendo Dybala. Mourinho alla fine non ha voluto rischiare, preferendo rimandare il debutto dell’argentino (presumibilmente) a mercoledì, nel test a porte chiuse a Trigoria contro l’Ascoli. L’illusione è durata una decina di minuti. Paulo è entrato con la squadra, ha calciato un paio di palloni con i compagni e poi si è seduto su una delle sedie vicine alla panchina giallorossa, assistendo al riscaldamento della squadra.
Meglio non rischiare. Lo stop di 54 giorni, prima dell’ingaggio blitz della Roma, unito alle sole 4 sedute complete nelle gambe (ieri mattina è stato effettuato soltanto un risveglio muscolare) più i due infortuni a Calafiori e Darboe (entrambi rientrati in Italia) che hanno turbato non poco José, lo hanno indotto a rimandare l’esordio. Del resto la curiosità può attendere. Le cautele e l’attenzione per la muscolatura della Joya invece no.
L’ultima Roma in terra portoghese è una squadra a due volti. Compassata e prevedibile nel primo tempo, dove Perez non innesca mai il tandem Shomurodov-Zaniolo, piacevole e convincente nella ripresa quando Mou stravolge l’undici iniziale inserendo, tra gli altri, Abraham e Pellegrini.
È un classico delle amichevoli estive che non permette quindi di esprimere giudizi netti, dovendo sempre considerare le scelte dei rispettivi allenatori. Confermato il modulo (3-4-1-2),nel primo tempo José lancia dal primo minuto Viña (molto nervoso, rischia il rosso per uno spintone al guardalinee) come terzo centrale insieme a Smalling (già in forma campionato) e Kumbulla.
FONTE: iL Messaggero – S. Carina