Dopo quella al Marsiglia del centrocampista francese Jordan Veretout, che ha ringraziato attraverso i social (“Quelli in giallorosso sono stati gli anni più intensi della mia carriera e non li dimenticherò mai”) la società giallorossa e i suoi tifosi, ieri sono arrivate altre due cessioni in casa romanista: quella di Gonzalo Villar alla Sampdoria e quella dell’altro spagnolo Carles Perez al Celta Vigo. Entrambe, contrariamente alle intenzioni della Roma, in prestito con diritto di riscatto e senza obbligo.
Tiago Pinto si è dovuto piegare all’esigenza di abbassare il monte ingaggi, ma soprattutto di liberare spazio nella rosa per fare posto agli ultimi ritocchi che vuole regalare a Mourinho. Quello più importante, ovviamente, si chiama è Andrea Belotti, che da settimane ormai ha un accordo con la Roma.
Un accordo blindato, che poggia su una doppia volontà: quella della società di costruire una squadra pronta per vincere subito e che ha individuato nell’ex del Torino l’uomo ideale per completare un attacco che già può contare su Abraham, Dybala, Zaniolo, El Shaarawy e Pellegrini.
E quella del calciatore che ha messo la Roma in cima alla lista dei suoi desideri dopo aver parlato con Mourinho, che gli ha spiegato quale sarà il suo ruolo all’interno del gruppo. Ancora in stand-by, invece la cessione di Shomurodov, che a differenza di Perez è stato presentato ai tifosi ed è anche sceso in campo contro la Shakhtar l’altra sera, segnale chiaro che l’accordo col Bologna non è ancora stato trovato.
L’uzbeko si sta comportando da professionista – e i tifosi che non gli hanno riservato nemmeno un fischio lo hanno capito – ma è consapevole che non potrà avere spazio quest’anno e vuole giocare.
Per questo non si sta opponendo alle soluzioni che la Roma gli propone, ma nel suo caso manca l’accordo tra le società. Non appena arriverà (Pinto vorrebbe inserire l’obbligo di riscatto per non ritrovarsi l’anno prossimo con tanti giocatori in esubero in rosa), anche lui saluterà.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini