SPALLETTI
(CONFERENZA STAMPA) Totti? “È entrato in campo nella maniera che tutti volevamo, ha fatto bene all’inizio, col passare dei minuti ha sbagliato qualche palla di troppo, doveva avere più attenzione per il risultato, senza forzare il gioco, quando questo è successo la linea difensiva ha assorbito bene qualsiasi cosa. Per cui bisogna essere molto contenti di quello che ha fatto la squadra, oltre che il primo quarto d’ora ha costruito situazioni importanti in tutta la partita. La ricerca è sempre stata puntuale e aggressiva”.
Metamorfosi tattica? “Se vuoi dire che abbiamo fatto dei passi in avanti sotto aspetti che abbiamo dibattuto nel girone d’andata, il saliscendi ci è successo spesso; con l’innesto di Fazio, la difesa a 3, la crescita generale e la disponibilità ad ascoltare critiche che ci siamo fatti in funzione del lavoro da sviluppare, ora ci sono dei valori importanti dal punto di vista della forza, centimetri e chili che avevano le punte dell’Udinese li abbiamo avuti noi. Poi secondo me si è mantenuto la stessa qualità offensiva, non ho da fare appunti sulla ricerca del creare, a volte è successo anche troppo, potevamo gestire meglio la palla senza andare a rischio di prendere contropiede. I tre centrali hanno assorbito in modo splendido. Sono punti importanti, li abbiamo fatti contro una squadra tosta, che ha un allenatore che sa fare calcio. Siamo contenti ma ci servono per andare avanti, vincere le partite è quello che dobbiamo fare”.
Rigorista? “Lo scelgono i giocatori, di rigoristi ce ne sono più di uno, Džeko ha tirato benissimo a Reggio Emilia, dove De Rossi gliel’ha concesso. Non sai lo stato d’animo in quel momento lì, non è che ti alzi dalla panchina e lo dici. Non l’abbiamo fatto quando qualcuno ha sbagliato più di un rigore, è meglio non osare. Džeko poi sa tirare i rigori, il prossimo glielo si fa ribattere”.
Primavera e giovani possono far comodo? “Sei parente di Pellegrini? C’è Marchizza, ci sono quelli che ho portato oggi. Non so quali siano gli accordi della cessione, ma noi oggi siamo a posto. A me non manca niente, perché io ho 11 calciatori della mia rosa che hanno fatto una settimana tipo e 4 sostituzioni che mi fanno stare tranquillo. Visti gli equilibri decido di non cambiare, ma ho il numero per giocare contro chiunque. Il discorso è un altro: quando ci saranno questi 40 giorni, lì se non hai un numero di calciatori precisi per sopperire a quelle partite, già questa settimana giochiamo di giovedì e poi domenica. Se non vinci la partita mi fai un culo così, non bisogna andar lì e dire cose, se non vinci oggi sei una squadra di metà classifica. Le altre dietro vincono, in quelle partite ti arrivano giocatori indolenziti, che poi recuperano e dovrebbero allenarsi e invece giocano. Vanno fatte delle forzature, se perdi quelle due partite sei sesto, non secondo. Faccio un’analisi della realtà, i nomi che scrivete sono giusti, a volte sono possibili”.
Jesé? “Si era parlato anche di Rincon, poi voi ci chiedete notizie, scrivete e gli altri accelerano e portano a casa. Ci vuole tempo nella maturazione della trattativa, Feghouli sembrava possibile e ora è venuta fuori da Roma e in prestito non si fa più, se fa bene chi lo dà via che figura fa? Cambiano le situazioni”. Non riusciamo più a prendere qualcuno che sia di livello? Il ragazzino non conta. La partita oggi aveva bisogno di spessore, aveva bisogno della gestione della palla e ho fatto entrare Francesco, poi metti il ragazzo e non sai come reagisce, non ha fatto le prove. Emerson ora è un giocatore, ha superato quei due tentennamenti, ha superato quel momento in cui poteva essere buttato giù dal castelletto”.