Sono bastati un paio di rimproveri, qualche faccia sconsolata e due chiacchiere con il vice Foti. E la macchina giallorossa, fino a quel momento ingolfata, s’è liberata e ha cominciato a girare. Un quarto d’ora nel torpore del possesso palla del Monza, poi la luce. Una luce di Joya, certo, ma tutti i calciatori della Roma si sono dati una scossa nel momento opportuno.
Mourinho è lo Special One degli sguardi: quando vuole comunicare disagio e insoddisfazione lo capisci dai suoi occhi severi. E la strigliata dell’intervallo a Torino è stata una lezione che nessuno ha dimenticato. “Va bene, abbiamo sofferto, è stata difficile. Loro hanno avuto di più la palla, ma noi potevamo fare più gol”, ha detto a fine partita, soddisfatto per il 3-0.
Sono gli infortuni a preoccupare lo Special One. A Wijnaldum e Zaniolo si sono aggiunti i guai muscolari di El Shaarawy (problema alla coscia sinistra) e Kumbulla (flessore sinistro), sicuramente assenti nelle prossime gare ravvicinate. La Roma interverrà sul mercato? La risposta di José in conferenza stampa è di una sincerità rara: “Se Gini non si fosse fatto male io penso che anziché Camara sarebbe arrivato un centrale. È successa la stessa cosa l’anno scorso con Spinazzola. Ecco un altro mercato di reazione. Sinceramente adesso non ho il coraggio di pressare il direttore o la proprietà, non farò un post su Instagram con i piedi sul tavolo per far capire che aspetto qualcosa dal mercato. Hanno fatto un lavoro fantastico”. Eppure, sotto sotto, ci spera.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. Marota