Turnover sì, ma con moderazione. Perché dopo aver fallito nella gara d’esordio con il Ludogorets, la sfdia con l’Helsinki assume già una importanza fondamentale per provare a qualificarsi da primi nel girone C. Rispetto al match di Razgrad, stavolta tra ipali ci sarà Rui Patricio che in Bulgaria aveva lasciato il posto a Svilar. In difesa sarà Smalling a riposare, con Cristante in pole per sostituirlo: anche schierare Vina da centrale di sinistra è una possibilità, ma l’azzurro sembra essere in vantaggio. Sulla fascia destra invece tornerà Karsdorp – anche ieri si è allenato in gruppo – mentre sulla corsia opposta ci sarà ancora Spinazzola.
Il vero nodo da sciogliere riguarda la mediana: Pellegrini sembra destinato a fare coppia con Camara ma, se Vina dovesse giocare da centrale, anche Cristante entrerebbe in corsa per un posto da titolare a centrocampo. Con il capitano giallorosso nei panni del mediano, sarebbero Dybala e Zaniolo a supportare Abraham. Se invece il numero 7 dovesse essere schierato sulla trequarti per la prima volta in stagione sarebbe la Joya a riposare.
Gli uomini dello Special One giocheranno con la terza maglia – nera con inserti rosa fluo – davanti a più di 60 mila romanisti: per la quinta volta da inizio stagione i biglietti per l’Olimpico sono andati sold out. Da ieri intanto la Roma non è più quotata in borsa: con i circa 11 milioni spesi per completare lo squeeze-out, l’investimento complessivo dei Friedkin nel club è salito a 630 milioni.
FONTE: Il Tempo – E. Zotti