La sensazione generale è che Tammy Abraham abbia perso qualche chilo di garra rispetto all’ottimo campionato scorso: 17 gol, la metà a cavallo tra l’anno vecchio e l’anno nuovo. José Mourinho smentisce l’impressione e difende a spada tratta Tammy “un bravo ragazzo“. Ma, al di là di pali e sfortuna, qualcosa non torna. Due soli gol, avendole giocate tutte, con camerieri a disposizione come Dybala, Pellegrini e Zaniolo, sono troppo pochi.
La percentuale realizzativa inferiore al 10% (9,09%) è un dito puntato contro. Ma ci sono anche responsabilità di squadra. Con tanta qualità a disposizione, Mou non può avere segnato solo 8 gol e avere il nono attacco del torneo (peggio della Juve). È 8o per assist di squadra (come Lecce e Salernitana) e addirittura 16o per cross, un delitto visto che di testa i giallorossi segnano spesso.
C’è una evidente dispersione di qualità. Mou ha spiegato che cerca di nascondere i difetti della Roma che sono soprattutto in costruzione. Più che nasconderli, dovrà risolverli, magari esasperando il tiepido pressing attuale, per evitare che la Roma attacchi solo in ripartenza, sgommando da lontano, a scapito della lucidità. Con la squadra più addosso, la percentuale realizzativa di Abraham lieviterebbe.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – L. Garlando