Lo sguardo sognante e incredulo verso il settore ospiti, la faccia emozionata di chi si è regalato la notte di Halloween più bella della sua vita. Il mancino traballante, ma chirurgico, che s’infila nell’angolino, a baciare la rete alle spalle di Montipò, la giocata che regala una vittoria pesantissima alla Roma di José Mourinho e fa impazzire i quasi 4000 tifosi giallorossi presenti al Bentegodi.
Che notte pazzesca per Cristian Volpato, talento classe 2003, che tra due settimane compirà 19 anni. Il talento italo-australiano, catapultato a Trigoria anni fa dopo esser stato scartato nel suo paese, battezza l’Hellas Verona come “vittima” prediletta per i suoi gol: era stato così lo scorso anno nel 2-2 casalingo del 19 febbraio, lo è anche stavolta, con gol e assist ad impreziosire la sua serata.
Quando Nicolò Zaniolo ha alzato bandiera bianca, Mourinho non ci ha pensato due volte. Dentro ancora una volta lui, il talento della scuderia di Francesco Totti. Passaggi e qualche cross in area di rigore, senza particolare successo, il suo ingresso non sembrava aver portato la scintilla che lo Special One aveva creduto di aver visto nel numero 62.
Poi il calcio, se sai aspettare e attendere al binario giusto l’appuntamento col destino. L’azione si sviluppa sulla sinistra, Matic non vede compagni da servire e allora decide di fare tutto da solo. Il mucchio selvaggio davanti al portiere non gli suggerisce nessun passaggio, ma al limite dell’area di rigore c’è il “ragazzino”.
Il resto è storia, come l’esultanza del giovane talento, a cercare l’abbraccio dei tifosi giallorossi presenti al Bentegodi. Ma non solo. Pochi minuti dopo porta avanti il pallone, accarezzandolo con l’esterno, aspettando il momento per mandare in porta El Shaarawy: 1-3 finale, gol e assist. “Mourinho? Mi ha detto che ho avuto culo…” Non è vero e Mourinho lo sa bene, perché quando il talento c’è lo Special One, nella sua lunga carriera, lo ha sempre visto, spesso prima degli altri.
FONTE: La Repubblica