Ci sarà la Roma insieme alla Juventus nell’urna dell’Europa League lunedì prossimo a Nyon. Dopo aver rischiato di ritrovarsi in Conference insieme alla Lazio, i giallorossi battono il Ludogorets all’Olimpico giocando un gran secondo tempo e si preparano a sfidare nei playoff di febbraio una delle terze retrocesse dalla Champions. Mourinho la vince con i cambi e un’energia diversa trasmessa all’intervallo ai suoi, tramortiti dopo il gol dei bulgari.
La Roma prova a portare subito la gara dalla sua parte. I bulgari riescono comunque a ripartire in velocità più volte, mancano lo specchio nelle occasioni migliori create, fino all’azione personale inarrestabile di Rick, che si fa trequarti di campo palla al piede e scaglia un siluro alle spalle di Rui Patricio. E l’Olimpico accompagna con i fischi il rientro negli spogliatoi dei giocatori.
Mourinho spende subito tre cambi e vara una Roma ultra offensiva: Volpato esterno a tutta fascia a destra con El Shaarawy dall’altra parte, che va subito vicino al pari in avvio di ripresa. Cristante ricompone la cerniera in mediana con Matic, Zaniolo e Pellegrini vanno a supporto di Abraham. La squadra cambia marcia. Zaniolo si guadagna due rigori nel giro di dodici minuti (con tanti saluti agli arbitri italiani), entrambi trasformati da Pellegrini che cambia angolo e spiazza due volte Padt.
I bulgari trovano il pareggio con Nonato, ma c’è prima un fallo su Ibañez e il Var richiama l’arbitro. Mou richiama in panchina Volpato e invoca gli applausi dei tifosi per l’italo-australiano, c’è bisogno di Bove a centrocampo per gestire qualche pallone in più. Poi ci pensa Zaniolo a seminare avversari e chiudere la gara. Boato prima della gara per festeggiare in diretta l’eliminazione dei rivali e il coro “la Roma sì e la Lazio no” che dà il via alla stracittadina.
FONTE: Il Tempo – A. Austini