Ne resterà soltanto uno, che di sicuro metterà d’accordo tutti i «centri di pensiero» della Roma, per dirla con le parole dell’ex d.s. Walter Sabatini, che in un’intervista a «il venerdì» di Repubblica ha di fatto confermato il prossimo arrivo a Trigoria di Monchi dal Siviglia. Nell’attesa, il centro di pensiero al lavoro in questi giorni ha un nome fisso in testa: Gregoire Defrel. Il francese del Sassuolo è la prima scelta, le altre sono piste alternative che verranno battute/approfondite solo nel caso la Roma si accorgesse dell’impossibilità di arrivare a Defrel in questa sessione di mercato. Ma questo segnale di chiusura netta finora non è arrivato. Perché se da un lato ufficialmente il Sassuolo ha chiuso alla partenza di un big della rosa, dall’altro c’è la ferma volontà del giocatore e del suo agente di raggiungere la squadra di Spalletti. E in mezzo ci sono i rapporti tra i due club, dirigenti che si conoscono da anni e una serie di calciatori che le due società di fatto controllano in sinergia. Ergo: nessuna richiesta ufficiale è stata avanzata dalla Roma, ancora. Siamo ancora alla fase di avvicinamento, i contatti sono quotidiani e i segnali non vengono recepiti in maniera negativa a Trigoria. Di mezzo, quando offerta sarà, inevitabilmente i discorsi cadranno su Ricci e Pellegrini: il primo è in prestito in Emilia (con riscatto e controriscatto), sul secondo la Roma vanta un diritto di riacquisto a giugno.
GLI ALTRI – Il momento è decisivo: voci non confermate raccontano persino di un incontro tra Roma e Sassuolo nella giornata di ieri. Evidente che a Trigoria non possano lasciar cadere le alternative: Jesé non va perso di vista, a Trigoria vanta estimatori e per l’ennesima volta – è accaduto ieri – il Psg l’ha negato al Las Palmas, pur non convocandolo per la trasferta di oggi a Nantes. In fondo quello dello spagnolo è il profilo più simile a Defrel. Molto più di Quaison del Palermo, preso in considerazione e poi mollato. E più dello stesso Hiljemark: lo svedese ex Psv piace a Spalletti ma è a un passo dalla Dinamo Kiev. Sensazioni? Il cerchio è vicino alla chiusura, i centri di pensiero (forse) convergono.