In settimana Mourinho lo ha pungolato, ieri lo ha mandato inizialmente in panchina. Quando è entrato, però, Tammy Abraham ha avuto l’impatto giusto, non solo per il gol segnato, il quarto in stagione, il terzo in campionato.
L’attaccante inglese si è tolto un peso. “Prima di analizzare la partita – le sue parole – vorrei rivolgermi ai tifosi, ai compagni di squadra, all’allenatore e in qualche modo scusarmi per non essermi espresso sui livelli della scorsa stagione, non sono stato me stesso. Sono un ragazzo, in fondo. Ho attraversato un momento difficile, con poca fiducia. Ci tenevo a dimostrare ai tifosi che sono ancora io, che sono pronto ad aiutare la squadra. Manca una partita da vincere prima della sosta e dopo la sosta bisogna tornare più forti di prima”.
Le parole di Mourinho sono state uno stimolo. “Il mister mi conosce come giocatore, conosce tutti i suoi ragazzi e la squadra, sa che può succedere di attraversare alti e bassi nel corso di una stagione. Probabilmente mi sono caricato di troppa pressione, ci tenevo tantissimo a fare gol, questo ha innescato un circolo vizioso. Sono davvero contento di aver ritrovato il gol, ho ancora una partita per dimostrare il mio valore“.
FONTE: Il Corriere della Sera – G. Piacentini