Chissà se Carl Brave, il rapper romano che ieri a Tokyo lo ha sorpreso a bordo campo come un qualsiasi tifoso della Roma, può averlo consolato un po’. Nella discografia del cantante c’è anche un pezzo che si intitola “Makumba”, inciso insieme a Noemi. Ma ci sarà davvero una macumba ad aver frenato l’inizio di stagione Lorenzo Pellegrini, affettuoso nel relazionarsi col suo fan, che lo ha invitato al suo prossimo concerto. Di sicuro, il capitano giallorosso si aspettava di più da se stesso e da tutta la squadra dopo la straordinaria scorsa stagione.
Se il vento sia cambiato, forse, lo vedremo anche dalla amichevole in programma oggi contro i campioni del Giappone dello Yokohama Marinos (ore 11.30 italiane, diretta su Dazn). Dopo l’infortunio che gli ha fatto saltare le ultime due partite prima della sosta per il Mondiale, Pellegrini potrebbe tornare in campo per dare più qualità alla manovra della squadra dal punto di vista offensivo. Nelle poche volte in cui Pellegrini e Dybala hanno potuto giocare insieme, al di là del risultato finale, è parso che i due siano stati alla ricerca del feeling giusto. Certo, col fatto che la Joya abbia già messo in mostra la sua vocazione offensiva più spiccata, è logico che abbia preso la vetrina con più facilità, ma il discorso va fatto in modo complessivo.
Ciò che serve è quella perfetta sincronia che porta a turno uno dei due ad abbassarsi (oppure ad alzarsi) a seconda delle esigenze della squadra. Tutto questo sperando che un giorno il cosidetto “quadrato magico” (Pellegrini, Dybala, Zaniolo e Abraham) possa presto essere rafforzato dall’ingresso in pianta stabile di Wijnaldum. A quel punto, ovviamente, gli equilibri giusti dovranno essere ritrovati al più presto. Tutto questo anche nell’ambito di rotazioni che consentano ai giocatori più importanti – e quindi anche a Pellegrini – di essere gestiti.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini