Il “professor” Mourinho ha stilato già le pagelle del primo quadrimestre di questa stagione, dando segnali ai suoi giocatori sul loro rendimento, specialmente a chi rischia la bocciatura perché fin qui non ha rispettato le aspettative e non sta dimostrando il proprio valore.
In questo primo quadrimestre sono dieci i giocatori che hanno strappato almeno una sufficienza, per prestazioni e atteggiamento. Perché come ha dimostrato Mourinho anche il voto in condotta è molto importante. Giudizi positivi per la difesa e il centrocampo: Rui Patricio, Smalling e Mancini sono considerati dal tecnico dei giocatori affidabili. Nemanja Matic che si è conquistato subito un posto tra i leader dello spogliatoio ed è anche di grande aiuto allo staff dell’allenatore per la crescita dei giovani.
E a proposito, Volpato ha seguito attentamente le ripetizioni del serbo e rientra tra i giudizi positivi. Cristante è imprescindibile: ha totalizzato il 100% delle presenze stagionali, e in un centrocampo senza Wijnaldum è un elemento fondamentale nel doppio ruolo. Di Pellegrini ce ne vorrebbero tre, quindi è scontato leggere il nome del capitano nella lista dei promossi di Mourinho. Il rappresentante di classe è indispensabile per gestire i compagni e indirizzarli verso la giusta via. E gli attaccanti? Un voto alto a Dybala, per i suoi 7 gol e i 2 assist, in 12 partite. Mourinho poi non giudica sotto al 6, quindi la sufficienza, le prestazioni di Zaniolo ed El Shaarawy.
Premessa. La stagione è ancora lunga e non si può parlare di bocciuatura quanto di un voto insufficiente su cui lavorare. La pagella del primo quadrimeste del resto serve a queso, a inviare dei segnali agli studenti per correggere il tiro e tornare a rigare dritto. Messaggio quindi a Tammy Abraham, lo studente modello della scorsa stagione (27 gol) che adesso si è smarrito. Mourinho pretende di più da lui, i quattro gol segnati in questa stagione (tre in campionato, uno in Europa League) sono pochi soprattutto se segnati dal centravanti titolare.
Mou spera che si interrompa il prima possibile la crisi dell’inglese che dopo la delusione Mondiale adesso dovrà concentrarsi solamente sulla Roma. Belotti sicuramente insufficiente fin qui: sebbene con un minutaggio inferiore all’ex Chelsea, anche lui non è apparso lucido sotto porta e non a suo agio nel gioco giallorosso. Due reti in Europa League, e poco altro.
Mourinho si aspettava di più da lui, ma anche da un altro nuovo innesto, Celik. Il turco ha avuto un lungo stop, ma sia prima l’infortunio sia dopo non è riuscito a esprimersi al massimo e il suo compito sulla fascia destra non è stato così significativo. Karsdorp per la sua insufficienza in condotta, con tanto di sospensione, sarà costretto a cambiare scuola. In partenza anche Shomurodov che non ha saputo sfruttare le sue occasioni in questa stagione e mezzo, mentre Viña e Kumbulla non sono tenuti in particolare considerazione con poche presenze (7 l’uruguaiano e 4 l’albanese ma con un totale di 49 minuti in campo) e una partenza quasi certa in estate.
Sono quelli ancora senza un vero e proprio giudizio. Quelli da rivedere a gennaio. Uno su tutti, Gini Wijnaldum: dodici minuti in campo e la frattura della tibia. Lui sarà il jolly di Mourinho quando rientrerà dall’infortunio. La fascia sinistra è da rivedere: Zalewski e Spinazzola non hanno brillato tra infortuni e condizione atletica non ancora al top. Il nazionale azzurro è alle prese con la lesione e ci vorrà ancora del tempo prima di rivederlo in gruppo.
Camara è l’ultimo arrivato, anche a lui va dato tempo per ambientarsi, mentre Ibanez è il ragazzo con il rendimento altalenante. Buone partite ma anche qualche errore di troppo: sarebbe più che sufficiente senza la prestazione nel derby, ma di certo non è un giocatore da bocciare. Così come Bove e Svilar, praticamente mai in campo.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo