Alla Roma occorre un rigore per battere il Bologna e per tornare a vincere all’Olimpico dopo quasi tre mesi. Ci eravamo lasciati 52 giorni fa con il tristissimo pareggio contro il Torino. Da allora la qualità del gioco non è migliorata molto, anzi, ma la squadra di Mourinho ha saputo capitalizzare il gol del vantaggio di Pellegrini, realizzato dopo sei minuti, difendendolo fino alla fine, pur con grandi difficoltà. Alla fine contano solo i tre punti, che consentono ai giallorossi di scavalcare l’Atalanta e raggiungere la Lazio in classifica.
Dybala, alla prima da titolare dopo quasi tre mesi (l’ultima volta che aveva cominciato dall’inizio fu il 9 ottobre contro il Lecce, quando si infortunò realizzando il rigore), è entrato nelle azioni più pericolose della partita e soprattutto si è procurato il penalty che ha deciso il risultato e ha permesso alla Roma di giocare in discesa.
La Roma è stata pericolosa sempre su calcio d’angolo e si è coperta per difendere l’esiguo vantaggio anche nel secondo tempo. Dopo due minuti Skorupski ha salvato su Zaniolo da due passi e da quel momento la Roma non si è più affacciata nell’area del Bologna. Alla fi ne è stata una sofferenza per i 62.000 dell’Olimpico, nei sei interminabili minuti di recupero.
Il Bologna con poche idee ha messo paura alla Roma, che non ha più superato la metà campo. Nella ripresa con i cambi Mourinho ha inserito un centrocampista in più, Bove, passando al 3-5-2.
Abraham ha preso il posto di Zaniolo, infortunato, Dybala è uscito quando non ce la faceva più. Alla fine dei sei minuti di recupero prima Smalling ha salvato di sinistro sulla conclusione ravvicinata di Pyythia, e poi Abraham ha tolto il pallone dalla porta vuota su un colpo di testa di Lucumì e Ferguson.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin