Guai a definirla obiettivo. Almeno ufficialmente, la Roma vola basso. Ma a Trigoria alla Coppa Italia ci si tiene eccome. Anche perché sono ormai 9 anni che i giallorossi non raggiungono la finale. L’ultima, quella del 2013, la tifoseria preferisce non ricordarla. Fatto sta che dal gol di Lulic, la Roma è diventa l’unica delle big del nostro campionato che non è più riuscita a giocarsi la coppa in una partita singola. Due semifinali (entrambe perse contro il Napoli nel 2014 e la Lazio nel 2017) e poco altro: 3 eliminazioni all’esordio negli ottavi.
Tocca a Mou interrompere la maledizione. Lo scorso anno andò male. L’avventura – dopo il successo 3-1 con il Lecce nel 1° turno -si concluse ai quarti di finale, con-ro la ‘sua’ Inter: 2-0 firmato dall’ex Dzeko e Sanchez. Ora ci riprova. A fari spenti e soprattutto in silenzio. Ancora una volta, benché la squalifica sia terminata, José ha deciso alla vigilia di non parlare. L’ultima volta che lo ha fatto pubblicamente è accaduto in Giappone, lo scorso 24 novembre, 49 giorni fa. Parole che fecero discutere: “un giapponese? Se costa poco”.
Fatto sta, dopo aver colloquiato a lungo con lui, ieri nell’allenamento di rifinitura Mou ha schierato Solbakken tra i titolari vicino a Abraham, per poi dirottarlo in un secondo momento in coppia con Belotti contro la difesa titolare e affiancando Zaniolo a Tammy. Che sia una prova da sfruttare in corsa o uno schieramento da testare subito dal via, si capirà questa sera.
Ma la notizia già c’è: Ola è pronto per giocare. José tiene alla competizione e la dimostrazione è la formazione competitiva che schiererà contro il Genoa di Giardino: in difesa riposerà il solo Smalling (anche se ieri Svilar si è alternato con Rul Patricio nella partitella finale) lasciando spazio a Kumbulla; in mediana Zalewski slitterà a destra lasciando spazio a sinistra a El Shaarawy con Pellegrini in mezzo vicino a Matic e ad uno tra Bove e Cristante, In avanti c’è Abraham a guidare l’attacco con l’ultimo arrivato ad insidiare Zaniolo.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina
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