L’anno scorso segnò in pieno recupero. Addirittura al 97′, trasformando un penalty per un calcio in volto a Zaniolo, Già, Nicolò. Il convitato di pietra rimasto a casa, proprio quando si gioca nella sua la Spezia. Abraham, suo malgrado, ha imparato a farne a meno. Soprattutto da quando a Roma è arrivato un certo Dybala. Mourinho in estate era partito con l’idea dei Fab4. Poi infortuni, complicazioni tattiche e qualche malanno improvviso, lo hanno fatto tornare al 3-5-2.
E così, con la Fiorentina si è vista di nuovo una Roma formato José. Tradotto: squadra che non concede nulla, non si scompone nemmeno se l’avversario rimane in 10, rumina il suo calcio non entusiasmante perché sa che prima o poi, qualcosa là davanti succede. La coppia, complice l’ammutinamento di Zaniolo, sarà riproposta anche questa sera. In una gara da vincere.
Lo Spezia è in difficoltà: le 5 reti rimediate dall’Atalanta in coppa Italia più la partenza di Kwior all’Arsenal e i forfait di Nzola e Bastoni (oltre alla squalifica di Nicolau) hanno fatto dimenticare in fretta il successo in trasferta contro il Torino. Ma Mou, mai come stavolta, fiuta il quarto posto in solitaria. L’Atalanta gioca contro la Juventus che penalizzata di 15 punti è addirittura scivolata a -12 dai giallorossi mentre la Lazio se la vedrà martedì con il Milan, ferito per le tre sberle rimediate nel derby di Supercoppa.
Comunque vada, José già sa che al giro di boa avrà più punti della passata stagione (32). Sta viaggiando ad una media di 1.88 che soltanto una volta (con Garcia nel 2014-15, quando Rudi taglio il traguardo con 1,84). Negli ultimi 15 anni, ha garantito nei 7 accessi precedenti il semaforo verde all’Europa che conta. Altrimenti il range da perseguire e sempre oscillato tra 12,02 di Di Francesco (2017-18) e i 2.28 di Spalletti (2016-17).
Con Pellegrini in forte dubbio toccherà nuovamente ad Abraham e Dybala fare la differenza. Come accaduto del resto con la Fiorentina. Tammy spera però che stavolta tocchi a lui segnare e che Paulo sappia sdebitarsi. Perché la versione dell’inglese 2.0 può piacere a Mourinho ma un centravanti ha bisogno di segnare, Non importa come. L’inglese ha concluso la sua prima stagione con 27 reti e 54 occasioni create. Ora è a quota 5 e paradosso vuole che abbia già toccato quota 24 per quanto riguarda le occasioni. Ossia, crea più dello scorso anno ma concretizza molto meno. Il 2023 è però iniziato con il piede giusto. Non c’è stata partita dove non è stato decisivo.
Salvataggio sulla linea al 92′ con il Bologna, gol del pareggio a Milano al 93 e doppio assist con la Fiorentina domenica scorsa. Ora ci riprova a La Spezia. Insieme ma da soli, hanno giocato appena cinque volte, con tre vittorie, un pareggio e una sconfitta. Ma è il saldo personale che non passa inosservato, In queste occasioni l’argentino ha segnato 5 gol fornendo 2 assist al compagno, trasformati in 2 reti da Abraham a cui si aggiungono i 3 assist per Paulo. I due si cercano e si trovano.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina
Ritardo Nervosa Affonda Roma Vina Espulso Mourinho Attende Piano Friedkin