A Lecce hanno perso Lazio e Atalanta (2-1) e ha pareggiato il Milan (2-2). Ecco perché l’1-1 della Roma — andata in svantaggio a inizio partita per un gol da dividere tra Baschirotto e Ibanez — è un passo falso ma non un peccato mortale.
I giallorossi hanno creato più occasioni, trovando nel portiere Falcone un ostacolo quasi insuperabile, battuto soltanto da Dybala su calcio di rigore (fallo di mano di Strefezza per anticipare Smalling su azione da corner). Come capita nel calcio si può tranquillamente dire che la Roma meritasse di vincere ma anche che il Lecce non ha rubato il pareggio.
È stata la seconda partita dei giallorossi dopo la chiusura del mercato di gennaio, quello che ha portato alla cessione di Zaniolo al Galatasaray in tempi così risicati da non permettere l’acquisto di un sostituto. Mourinho si è tappato la bocca sull’argomento, ma non è contento della rosa, che ritiene troppo risicata, soprattutto adesso che ripartirà l’Europa League.
Anche ieri ha ridotto al minimo le sostituzioni (si è rivisto Wijnaldum, 181 giorni dopo). Quasi un segnale di protesta; questo ho, se uso i cambi rischio di abbassare la qualità in campo. Dybala, come sempre, ha fatto vedere le azioni migliori, anche se nel finale non ha capito una verticalizzazione di Pellegrini che poteva mandarlo in porta da solo. Il migliore della Roma è stato Abraham: gli è mancato solo il gol per “colpa” di Falcone.
FONTE: Il Corriere della Sera – L. Valdiserri