Decide lui, l’ultimo arrivato alla prima uscita da titolare approfittando delle tante assenza che hanno costretto Mourinho a fare scelte inusuali. Solbakken risponde presente alla chiamata del tecnico e decide la sfida dell’Olimpico, per la 23esima volta sold out, con il suo primo gol in serie A. Un successo che fa rifiatare il gruppo giallorosso, perché la partita del giovedì sulle gambe si sente eccome. Motivo ulteriore per dar spazio a chi finora ha giocato meno, oltre alle assenze pesanti imposte dall’infermeria.
Senza Dybala e Pellegrini infortunati, Mourinho perde anche Abraham dopo quattordici minuti: l’attaccante esce con il volto insanguinato per un taglio all’arcata sopraccigliare dopo uno scontro di gioco (lo scarpino che gli apre la faccia è quello del compagno di squadra Mancini). Dentro Belotti che non farà rimpiangere l’inglese, giocando una buona gara se non sempre di qualità, sicuramente di quantità: anche per lui la prima quest’anno da titolare.
A Mourinho stavolta gira tutto per il verso giusto. Spinazzola, anche lui al rientro dall’inizio dopo quasi un mese, esce da migliore in campo: tanta qualità, accelerazioni vecchio stile, voglia di segnare e quel tacco «gioioso» che manda in porta il norvegese. Che fa un gol da attaccante vero. Ma tutti quelli chiamati in causa, hanno risposto positivamente. Karsdorp, dopo la pace col tecnico, si riprende quella fascia: ma è chiaro che è ancora lontano anni luce da quello migliore.
In mezzo Cristante padrone assoluto, gioca una partita di quantità e qualità come un veterano che prende la squadra per mano e la porta fin sotto al traguardo. Al suo fianco un giovane volonteroso, Bove, che esce stremato perché è di quelli che danno tutto, anche se non sempre con la giusta lucidità: comunque promosso a pieni voti. Nel complesso Mourinho torna a casa soddisfatto perché è riuscito a trasformare questo gruppo in una squadra, ora solida che può dire la sua in questa corsa Champions ancora apertissima.
Con questo successo la Roma aggancia il Milan al terzo posto in classifica e può dedicarsi al prossimo appuntamento in programma giovedì prossimo, sempre all’Olimpico, contro il Salisburgo per andare avanti in Europa League. C’è da recuperare il gol-beffa incassato in Austria, ma con questa mentalità e con questa voglia tutto è possibile. Mourinho docet.
FONTE: Il Tempo – T. Carmellini