Il flop che non ti aspetti. E non solo perché il decimo ko stagionale (il sesto del torneo) arriva contro l’ultima in classifica (ora penultima…), cioè la Cremonese che tra l’altro ancora non aveva mai vinto in questo campionato. Fa ancora più rumore questa caduta della Roma perché Mourinho, a parte lo squalificato Smalling, ha avuto la possibilità di giocarsi tutte le sue fiches sul tavolo verde. La qualità, insomma, è improvvisamente evaporata allo stadio Zini. Basta prendere Dybala: irriconoscibile. Impreciso al tiro, sconclusionato nel dribbling e sfasato nel palleggio. Dietro a Paolino, il vuoto o quasi. A cominciare da Pellegrini che, sciatto e disordinato, è come se non fosse mai entrato in campo.
E con loro pure Belotti, schierato titolare, e Abraham, entrato in corsa al posto del Gallo: zero tiri per entrambi. Cristante ha faticato in mezzo, Zalewski è stato altalenante sulla fascia destra. E pensare che Mou ha scelto i migliori (e non più i bambini…) per salire al secondo posto. In partenza. E dopo, quando ha deciso di fare contemporaneamente quattro sostituzioni: dentro Matic, El Shaarawy, Solbakken e Abraham. I cambi, più avanti è stato chiamato in causa anche Karsdorp, non hanno inciso come gli altri titolari, trai quali solo Spinazzola è sembrato recitare da protagonista.
FONTE: Il Corriere dello Sport – U. Trani