Passando, tra l’altro, dalle forche caudine del derby, che come ha detto anche Mourinho subito “in questa città viene vissuto sempre in modo particolare”. Già. Ed infatti la preoccupazione più grande del portoghese per la partita di domani sera è proprio quella di avere la testa sulla Lazio e non sulla Real Sociedad. “Se penseremo al derby invece che agli spagnoli, il rischio è che i due gol dell’andata possano non bastare“, il pensiero di Mou.
Insomma, c’è la Real Sociedad domani sera, ma c’è anche la Lazio domenica prossima. E che la Roma – e Mou – ci abbiano iniziato a pensare da un po’ lo dimostrano anche le scelte iniziali della sfida (persa per 3-4) con il Sassuolo: Mancini in panchina per evitare il rischio di un’ammonizione che gli avrebbe fatto saltare il derby (il difensore è infatti diffidato) e Dybala a riposo, salvo poi doverlo utilizzare nella ripresa per provare a sistemare le cose.
Non è andata bene contro la squadra di Dionisi. Ed è anche per questo che stavolta Mou tornerà all’antico. E, cioè, pochi rincalzi e molti titolari. Domani la Roma recupererà il blocco degli italiani, i vari Cristante, Mancini e Pellegrini che con il Sassuolo non hanno giocato (e l’assenza si è notata eccome).
In mezzo confermato Matic per qualità ed esperienza, mentre davanti Abraham va a caccia di una prestazione che cancelli i fischi di domenica scorsa. Se domani può essere che ci sia staffetta tra Spinazzola e Zalewski, i due dovrebbero invece giocare entrambi al derby. Dove verrà confermato il terzetto difensivo (Mancini–Smalling-Ibanez) e la coppia di mediani (Matic-Cristante).
Sicuri del posto anche Pellegrini e Dybala, l’unica variabile è capire chi andrà a completare l’attacco: Belotti può scalzare Abraham, ma Mou potrebbe anche decidere di giocare senza centravanti, inserendo El Shaarawy.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese
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