Al Barcellona sentono il nome di Alejandro Grimaldo provano una fitta di nostalgia che il tempo non lenisce. Comprensibile. L’esterno difensivo – si fa per dire — del Benfica, spagnolo di Valencia, passato a 13 anni nella cantera catalana, è stato infatti uno dei tanti prodotti sfornati da quella fucina di talenti. Il problema, però, è che nel 2016, quando aveva appena 21 anni, è stato ceduto al club portoghese per appena due milioni. E adesso, a 27 anni, lo spagnolo – 288 presenze, 24 gol e 75 assist più tardi – oltre ad avere vinto otto trofei, si ritrova a essere uno dei punti fermi della squadra che sta incantando anche in Champions League. Morale: difficile sorprendersi che Grimaldo abbia addosso l’etichetta di uno dei terzini migliori fra quelli votati all’attacco.
Per chi sente profumo d’affare, poi, la bella notizia è che lo spagnolo a giugno sarà svincolato e proprio per questo anche la Roma del general manager Tiago Pinto – che del Benfica naturalmente conosce ogni segreto – si è iscritta alla corsa per Grimaldo, fiutando il colpaccio. Il profilo, in effetti, è di quelli che interessano parecchio, non a caso nella scorsa stagione anche il Napoli aveva sondato la società portoghese per avere informazioni, sentendosi rispondere una cifra non inferiore ai trenta milioni.
In realtà, sulla fascia sinistra la squadra giallorossa sarebbe più che coperta, ma ci sono anche plusvalenze da fare e ingaggi da contrattare. Esaminiamo la situazione. Il titolare, al momento, è tornato ad essere Leonardo Spinazzola, che ieri ha compiuto 30 anni e ha il contratto in scadenza nel 2024 e guadagna circa 3 milioni a stagione, La riserva (si fa per dire) sarebbe Nicola Zalewski, in realtà utilizzato sempre spesso anche a destra. Il ventunenne, però, ha da tempo un mercato importante, visto che piace a Borussia Dortmund, Fulham e Leicester e quindi potrebbe portare nelle casse giallorosse una plusvalenza da una ventina di milioni.
Occhio poi all’altra variabile rappresentata da Matias Viña. Il terzino uruguaiano è stato ceduto in prestito – con diritto di riscatto a 15 milioni – al Bournemouth, ma al momento ha messo insieme solo la miseria di 17 minuti spalmati in quattro apparizioni. Tutto lascia pensare, perciò, che anche lui tornerà alla base e si dovrà trovare un’altra sistemazione. Insomma, il possibile “overbooking” sulla fascia sinistra della Roma sembra vada a esaurirsi in fretta.
E che la società giallorossa abbia in mente una rivoluzione sulle fasce (anche quella destra) lo dimostra l’attenzione con cui segue l’ecuadoriano Pervis Josué Estupiñán Tenorio , 25 anni, terzino sinistro del Brighton di De Zerbi, che però ha un costo non inferiore ai venti milioni. Insomma, la sensazione è che il mercato del g.m. Pinto sarà all’insegna del “movimentismo”, anche se tutto sarà chiaro dopo che la Roma avrà centrato (o meno) i propri obiettivi stagionali.
La qualificazione in Champions League, naturalmente, aprirebbe scenari completamente diversi rispetto al fallimento del traguardo, e questo naturalmente peserà soprattutto sulle trattative in entrata. Proprio per questo, però, un profilo come quello di Grimaldo sarebbe perfetto per qualsiasi rosa si voglia costruire, perché tesserare un calciatore svincolato nel pieno della maturità calcistica potrebbe rappresentare davvero un grande colpo. Ovvio, comunque, che il primo nodo da sciogliere sarà quello della permanenza (o meno) di José Mourinho sulla panchina della Roma. Se lo Special One restasse, anche lui darebbe il suo placet a Grimaldo.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini