Roberto Mancini dopo la pertita contro l’Inghilterra ha ribadito la sua convinzione: “Pellegrini può giocare punta esterna”. Un ruolo che al netto dei tanti infortuni il ct. gli ha affidato spesso in azzurro e che non è molto di verso da quello che ricopre nella Roma. Attaccante esterno in Nazionale nel 4-3-3 o trequartista nella Roma nel 3-4-2-1, cambia poco.
Lorenzo è tornato a casa e domani riprenderà gli allenamenti con i compagni in vista della partita di domenica contro la Sampdoria. E’ rientrato dalla Nazionale motivato, anche se la sconfitta e soprattutto il primo tempo contro l’Inghilterra bruciano. Presto sarà al cento per cento per aiutare la Roma nel mese di aprile, che sarà decisivo per gli obiettivi della società giallorossa.
Il problema della squadra resta il gol. Quest’anno il capitano ha all’attivo cinque reti e otto assist, mentre nella passata stagione aveva stabilito il suo record personale con quattordici gol e otto assist. Il capitano sa di avere una grande responsabilità portando quella fascia, che ha ereditato da Totti e De Rossi due esempi, due amici ai quali è rimasto legato. Non si è mai tirato indietro, ha sempre dato tutto per la maglia giallorossa, anche giocando in non perfette condizioni fisiche.
FONTE: Il Corriere dello Sport – G. D’Ubaldo