Ora Dybala non è più solo. Finalmente la Roma di Mourinho può godersi appieno Gini Wijnaldum dopo il grave infortunio e la lunga convalescenza che l’ha tenuto ai margini per 7 mesi. L’olandese non ha solo risolto la gara con la Samp (1 palo, 1 gol e 1 rigore procurato) ma ha restituito alla Roma quelle qualità di inserimento che mancavano dai tempi di Mkhitaryan e che rappresentano un’arma in più per un attacco che è tornato a segnare 3 gol senza subirne dopo ben 8 mesi (Roma-Monza). Pregi che aprono lo scenario di un ritorno stabile al 4-2-3-1, il preferito da Mou.
Anche se i tempi non sembrano ancora maturi. Il tecnico, vista la crisi endemica di Abraham e il digiuno di gol di Belotti, sta intanto pensando a un nuovo assetto senza numero 9 e con Pellegrini e Wijnaldum alle spalle di Dybala. L’argentino è andato in doppia cifra per la 7° stagione di fila, un’impresa riuscita negli ultimi 20 anni solo a Totti e Di Natale. Giocatore d’altro livello, così come Matic e Wijnaldum. Se il serbo ha già firmato il rinnovo ora c’è da scrutare il futuro degli altri due talenti.
Ieri Antun, l’agente della Joya, era a Roma ed è al lavoro col club per studiare il rinnovo e l’eliminazione della clausola rescissoria da appena 12 milioni per l’estero. Tre le premesse: l’aumento di stipendio (oltre i 6 milioni), la presenza di Mourinho (ancora in bilico) e la qualificazione in Champions.
Una condizione non necessaria per Wijnaldum che ieri ha incassato anche i complimenti di Strootman: “Qui sto bene, sento l’affetto della gente ma ne riparleremo in estate”. Quando la Roma chiederà uno sconto al Psg per il riscatto da 9 milioni. Le sensazioni sono positive visti gli ottimi rapporti tra i Friedkin e Al-Khelaïfi tanto che nell’affare potrebbe entrare anche Icardi di ritorno dal Galatasaray.
FONTE: Leggo – F. Balzani