Indagini, perquisizioni, sequestri: nel tardo pomeriggio di ieri l’ennesimo scossone è sembrato abbattersi sul nostro calcio. E questa volta a farne le spese sul versante mediatico è stata la Roma, chiamata in causa nell’ambito dell’inchiesta condotta dalla Procura della Capitale sulla compravendita di undici giocatori fra il 2017 e il 2021. Nel registro degli indagati ex e attuali dirigenti: da Dan e Ryan Friedkin, attuali proprietari, all’ex presidente Pallotta, fino a Berardi, Gandini, Fienga e Baldissoni.
Su disposizione del Tribunale , la Guardia di Finanza ha acquisito la contabilità relativa ai trasferimenti di Marchizza e Frattesi al Sassuolo, di Tumminello all’Atalanta, di Luca Pellegrini alla Juventus, di Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona. Oltre alle cessioni sono finite nel mirino anche operazioni di acquisto dagli stessi club: Defrel, Cristante, Spinazzola e Kumbulla. La questione è quella aperta dal filone d’inchiesta sulle plusvalenze che finora ha riguardato la Juventus: le valutazioni date ai calciatori. Una vicenda che però al momento appare molto lontana – non soltanto per le differenti cifre in ballo – da quella “sistemica” già da mesi sotto esame.
La stessa nota diramata in serata dal club sembra diradare ogni possibile nube. «L’AS Roma prende atto dell’avvio di indagini da parte della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma nei confronti della Società nonché di alcuni suoi attuali e precedenti dirigenti. La Società sta collaborando con le autorità competenti e auspica che venga fatta piena chiarezza sulla vicenda nel minor tempo possibile, ritenendo di aver sempre operato nel pieno rispetto delle norme vigenti». (…)
FONTE: Il Romanista – F. Pastore