Al momento non è chiaro il materiale raccolto e neppure se ci siano intercettazioni al riguardo. Comunque si tratta di operazioni differenti, visto che Lazio e Salernitana – prima della cessione della società a Danilo Iervolino, estraneo alla vicenda – erano dello stesso proprietario, Claudio Lotito, indagato insieme a Marco Moschini, Marco Cavaliere, Tare, Luciano Corradi, Ugo Marchetti e Angelo Fabiani. Per la Roma, invece, sotto indagine c’è tutto il gotha degli ultimi anni: James Pallotta, Dan Eriedkin, Ryan Friedkin, Umberto Gandini, Mauro Baldissoni, Guido Fienga, Pietro Berardi, Francesco Malknecht e Giorgio Francia. Le stagioni prese in esame sono quattro: dal 2017 al 2021 per la Lazio e dal 2017 al 2022 per la Roma, con l’esclusione della 2020-21. Le inchieste non sono collegate alla “Operazione Prisma” di Torino che coinvolge la Juve, se si eccettua il caso di Pellegrini e Spinazzola.
E i reati ipotizzati sono false comunicazioni sociali e dichiarazioni fraudolente mediante falsa fatturazione per la Roma, ed emissioni di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazioni fraudolente con uso di fatture per operazioni inesistenti per la Lazio, oltre che false comunicazioni sociali. L’inchiesta romana indaga per escludere “ingiusto profitto nei bilanci… con importi maturati nell’ambito di operazioni connotate da valori… non conformi a quelli di mercato”. Le informative della Finanza si soffermano in particolare sullo scambio fra Spinazzola e Pellegrini, quello che ha avuto la plusvalenza maggiore.
Stringata la Roma: “La società sta collaborando con le autorità e auspica che venga fatta piena chiarezza sulla vicenda nel minor tempo possibile, ritenendo di avere sempre operato nel pieno rispetto delle norme vigenti”. E fanno capire che, al momento dell’uscita dalla Borsa, iloro bilanci sono stati passati al vaglio di Guardia di Finanza, Consob e Coviso senza problemi. Ma l’impressione è che, per tutte, il ballo sia appena iniziato.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini