Un rinnovo che era nell’aria, un ritorno di fiamma e un ex che incontrerà per la prima volta la squadra per cui ha sempre fatto il tifo. Il ritorno dalle feste non è stato per niente banale in casa Roma, dove ieri si è brindato al rinnovo ormai solo da annunciare di Smalling: biennale (annuale con opzione) a 3,5 milioni per l’inglese che ha limato gli ultimi dettagli in mattinata.
Qualche ora prima nella capitale era sbarcato Aouar, il centrocampista in scadenza col Lione e da sempre sul taccuino di Pinto. Una toccata e fuga con ripartenza all’una di notte inoltrata e un possibile incontro anche col Napoli. Ma torniamo al campo, che domani sentirà di nuovo la musica dell’Europa League. E non sarà un campo facile visto che la Roma sarà impegnata a Rotterdam contro il Feyenoord a caccia di vendetta dopo la finale di Conference di 10 mesi fa. Un avversario che Wijnaldum conosce molto bene.
Col Feyenoord, infatti, Gini ha giocato dal 2004 al 2011 ottenendo l’esordio in Erevdivise a soli 16 anni. Un totale di 135 presenze prima del passaggio al Psv. «È la squadra per cui ho sempre tifato, sarà dura affrontarla», ha detto in un’intervista Wijnaldum che dovrebbe affiancare Pellegrini alle spalle di Dybala. A Mou serve la sua esperienza anche perché a Rotterdam ci si prepara a un clima da battaglia.
Ieri gli ultras olandesi hanno annunciato: «Creeremo caos come ai vecchi tempi». A rincarare la dose di veleno ci hanno pensato il tecnico Slot («Non guardo la Roma, mi piace di più il Napoli») e l’attaccante Gimenez: «La Roma sentirà cosa è il De Kuip».
Speriamo che i giocatori in campo non sentano altri oggetti provenire dagli spalti come avvenuto contro l’Ajax o nel 2016 quando a Gervinho fu tirata una banana gonfiabile. Non ci saranno i tifosi romanisti ai quali è stato imposto il divieto di trasferta. Confermata, infine, la lussazione alla spalla per Solbakken che sarà out almeno 15 giorni.
FONTE: Leggo – F. Balzani