Al termine della partita, vinta dalla Roma per 3-0 contro l’Udinese, l’allenatore della Roma, Josè Mourinho, ha rilasciato alcune dichiarazioni al riguardo:
DAZN Oggi nessun problema…. “Abbiamo cambiato diversi giocatori. Lorenzo e Gini hanno giocato 45 minuti giovedì, altri non hanno proprio giocato. Solo 3-4 hanno fatto 90 minuti. Abbiamo rischiato, ma ottima risposta della squadra. Il risultato fa pensare a una partita facile, ma io non ho avuto questa sensazione. Neanche dopo il raddoppio o dopo il rigore. Con il terzo gol finisce la partita. Questo è un 3-0 che non ho sentito durante i 90 minuti”.
Quanto è importante avere un blocco italiano in rosa? “A me piace. Questa è la conseguenza della nostra realtà economica? No, perché è un modo di pensare della società, di avere un ottimo rapporto con le giovanili. A me piace. Oggi il calcio è universale, ma io penso che la gente di casa, Italia o Roma che sia, hanno la specificità di attaccarsi e di far sentire a chi arriva da fuori quanto la squadra sia una famiglia, anche sempre insieme ai tifosi. Bove è stato fantastico, ma ha fatto un errore importante che poteva cambiare il match.. Non sono arrabbiato con lui, fa parte della crescita. Bella personalità di un ragazzo italiano e romanista”.
Pellegrini? “Gli serviva vincere e giocare con fiducia, senza pressioni per il rigore o per le ultime performance. Non abbiamo motivi di dire ciò che è interno. Oggi la mia decisione di non fargli tirare il rigore era perché pensavo che non ne avesse bisogno. Gli ho detto che un rigore decisivo lo avrebbero tirato altri. Oggi è stato decisivo. I brutti commenti del web non è un problema, la realtà è quello che è successo con i tifosi. Siamo tutti uniti, è una caratteristica del club”.
La fase difensiva? “La qualità di un allenatore normale come me alla Roma, dove non possiamo comprare chi vogliamo, ciò che si deve fare è sviluppare i punti di forza, nascondendo i limiti. La fase difensiva è importante. In attacco non abbiamo velocisti, tolto Solbakken che è in panchina per fare uno sforzo come lo ha fatto Tammy. Abbiamo bisogno di pressare alto. Quando ci siamo abbassati abbiamo un po’ sofferto. Ma la squadra sa soffrire. Risultato importante, adesso dobbiamo pensare a una cosa che secondo me può succedere giovedì”.
Dybala ci sarà giovedì? “Forse. Sono più positivo che negativo, ma è un forse”.
CONFERENZA STAMPA Si aspettava questa reazione da parte della Roma? Un aggiornamento sulle condizioni di Dybala?
“Mi aspettavo questo tipo di reazione. Bove era fresco, Pellegrini aveva giocato 45’, Wijnaldum 45’, Belotti fresco, i due quinti erano freschi. Tanta gente non aveva i 90’ di Rotterdam, mi aspettavo energie, intensità e organizzazione. Ho visto tutto questo, dopo il 3-0 non riflette la difficoltà della partita perché se prendiamo il gol del 2-1 staremmo parlando di altro, staremmo parlando di un momento dove la squadra ha abbassato intensità e pressione. Abbiamo avuto questo periodo difficile del match, ma sono contento. Dybala? È un dubbio, lo è anche Abraham. Dybala è un dubbio più grande, Abraham è un dubbio anche se ha giocato, ma perché ne avevo bisogno. È più difficile giocare giovedì-domenica che domenica-giovedì, penso che arriveremo al Feyenoord in un’ottima condizione”.
Ha 5 punti di vantaggio: avrebbe scommesso di essere a questo punto in questo momento? “Non scommetto niente, gioco partita dopo partita. Ci sono delle squadre che possono fare pronostici, squadre che possono guardare al futuro con sicurezza, squadre che soffrono meno le difficoltà della maratona della stagione. Per noi è tutto un punto interrogativo, se c’è un infortunio, una squalifica. Non guardo tanto la classifica, non penso troppo alla lunga. La prossima è con il Feyenoord, vediamo”.
Gli avversari della Roma non riescono a fare il loro gioco: qual è il segreto? “Abbiamo fatto anche risultati brutti, abbiamo perso male a Cremona, con il Sassuolo. Non è che siamo una squadra perfetta, siamo in difficoltà nel fare tre vittorie di fila, non abbiamo questa uniformità di risultati. Noi lavoriamo tanto e quando non possiamo lavorare in campo, lavoriamo uniti ma cerchiamo di analizzare avversari, giocatori e capire quello che sarà il prossimo avversario, trovare il miglior modo di giocare. Facciamo il nostro lavoro nel miglior modo possibile”.
È un caso che la Roma sia l’unica squadra ad aver giocato in coppa e ad aver vinto, in attesa della Fiorentina? “È difficile, non è solo stanchezza fisica ma mentale. Posso guardare anche a squadre con più soluzioni di noi, con giocatori più esperti come Inter, Milan, Juventus, Napoli, però ti dico per esperienza che loro non sono d’accordo con me, ma se tu giochi una competizione europea e stai avanti, quando giochi contro una squadra del tuo campionato, mentalmente è più difficile. A me è successo qualche volta e l’ho sentita molto, è più difficile gestire emozionalmente questa cosa, una cosa è perdere con una squadra estera e un’altra è perdere con una della tua nazione. È più difficile dal punto di vista emozionale, siamo tutti ai quarti di finale, tutti abbiamo un sogno e vediamo la strada che arriverà. Ci sono tante energie che la gente non riesce a concentrarci per 2-3-4 partite di fila, con questa situazione attuale è difficile non è come 10-15 anni che c’erano due settimane di spazio tra una partita europea e l’altra. Dall’altro lato poi ci sono squadre di qualità che non giocano in Europa e si preparano solo per una partita, hanno bravi allenatori e bravi giocatori. Io preferisco continuare a essere vivo in Europa, voglio giocare tante partite ancora. Se giovedì perdiamo, io arrivo qua e dirò meglio così (ride, ndr), ma ai quarti senti che qualcosa può succedere. Inter, Juventus, Napoli, Milan pensano questo, poi penso che la Fiorentina possa vincere la Conference League, è la più forte”.
ROMA TV
“Chi non ha visto la partita potrebbe pensare che sia stata una partita facile leggendo il risultato. Nel momento del rigore dell’Udinese abbiamo avuto grandi difficoltà. Se Rui Patricio non avesse parato il rigore sarebbe stata davvero dura perché mancavano ancora 20 minuti e qualche giocatore era stanco. La vittoria è stata meritata e sono contento del gioco della squadra”.
Ora bisogna preparare una partita europea importante… “Non è importante, è decisiva, è da dentro o fuori. Vogliamo giocarla e lo stadio vorrà farlo con noi”.
La squadra ha dimostrato corsa e impegno questa sera… “Grande spirito e volontà. È più difficile giocare giovedì e domenica che domenica e giovedì. Abbiamo avuto due giorni dopo Rotterdam, ora ne avremo tre. Penso che saremo in una buona situazione fisica, non in una forma di stanchezza estrema. Andiamo lì, faccia a faccia”.
FONTE: DAZN