Ludwig van Beethoven è nato a Bonn che si trova a meno di 40 chilometri da Leverkusen. Ma l’inno alla gioia (anzi alla Joya) che vogliono sentire i romanisti deve essere suonato da un argentino. Quel Dybala che sarà in campo nel primo atto dopodomani sera contro i tedeschi in un Olimpico pronto a stupire di nuovo. L’argentino ieri si è allenato in gruppo ed è pronto a tornare a giocare dal primo minuto nella sfida che vale una stagione intera. Al suo fianco a Trigoria c’era anche Wijnaldum, che dovrebbe partire dalla panchina ed è ai box dalla gara col Feyenoord. Quella sera proprio Dybala aveva messo il marchio del campione e portato Mourinho alla 13° semifinale della sua carriera. La più strana, viste le condizioni in cui arriva la Roma.
Si tratterà, invece, della seconda per Paulo dopo quella del 2017 tra Juve e Monaco che portò alla finale col Real. Il numero 21 ha voglia di ripagare la fiducia del tecnico e di una tifoseria che chiede a gran voce la doppia conferma. Le voci sul Psg in pressing sullo Special One non trovano molte conferme, ma di certo la situazione di Mou resta in bilico. E con lui anche quella della Joya sedotto, convinto e arruolato proprio dal portoghese meno di un anno fa. Ma ora bisogna pensare al Leverkusen e alla strada meno ostica per arrivare in Champions. Il rodaggio con l’Inter e il congelamento del dolore muscolare con Monza e Milan ha funzionato. Dybala giocherà al fianco di Pellegrini e alle spalle di Abraham. Poi riposerà col Bologna per essere di nuovo in campo in Germania. Quel giorno Mourinho spera di riavere anche Smalling mentre El Shaarawy e Llorente potrebbero rientrare solo in un’ipotetica finale. Scongiuri permessi.
FONTE: Leggo – F. Balzani
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