E a un certo punto, tra una domanda sull’amico Giampaolo e un’altra su Paredes, Luciano Spalletti decide all’improvviso di abbandonare il presente: «Io lavoro volentieri con questa società, ci sono stato bene nel periodo che ho passato, li vedo fare le cose con impegno». Una sfumatura dialettica che colpisce, a cinque mesi di un contratto in scadenza, a meno di due dall’appuntamento che allenatore e società si sono dati a marzo per chiarire il futuro anteriore.
ECCO LA PREMIER – Il futuro semplice è appeso alla gara con la Sampdoria, che Spalletti ha sintetizzato con un «non possiamo lasciare punti per strada». Terza vittoria consecutiva in trasferta cercasi, l’inseguimento alla Juve non si ferma neppure di fronte al mercato. C’è Paredes, comunque tra i 21 convocati atterrati a Genova (aereo partito in ritardo da Fiumicino causa incidente stradale per la scorta del bus giallorosso), c’è Paredes pure al centro del mercato. A Trigoria sono arrivate offerte per l’argentino. Non dalla Juve, che smentisce di essere interessata, ma dalla Premier League: il Liverpool su tutti, poi Arsenal e Tottenham. La Roma ha fissato il prezzo: non meno di 25 milioni di euro. Sono ore calde, l’addio di Paredes non è scontato ma probabile: «Io però non ho chiesto la sua cessione – ha puntualizzato Spalletti –. A me la rosa sta bene così, se siamo al tavolo dei più forti il merito è dei calciatori. Poi c’è il mercato: la società deve far tornare i conti, bisogna saper trovare le soluzioni anche quando ci sono squadre che hanno maggiori possibilità. Poi va tenuta in considerazione anche la volontà del giocatore, io qui uno che ci sta malvolentieri non lo voglio. Se ne trova un altro, la Roma ha dimostrato di saperlo fare».
PRETATTICA – Magari lo farebbe pure con Kessie, per il quale con l’Atalanta è in piedi un discorso avviatissimo per l’estate. «Se mi piace? Dalle mie parti si dice “di molto”», ha confessato il tecnico. Il desiderio della Roma è quello di anticipare i tempi, l’Atalanta continua a rispondere no. Per Donsah il Bologna ha sparato alto, con il Sassuolo ieri è andato a vuoto un tentativo per l’accoppiata Defrel-Pellegrini, quest’ultimo da riportare subito a Trigoria. Anche se sul francese Spalletti ha frenato: «Mi sarebbe servito 4 partite fa, ora Salah sta per tornare e io preferisco dare minutaggio a El Shaarawy e Totti». Difficile credere che «4 partite fa» Spalletti avrebbe spinto la Roma a investire una buona cifra solo per coprire un buco di un mese. Più facile pensare che Defrel gli piaccia ancora: occhio agli sviluppi, allora. E occhio, se Paredes dovesse poi partire, a Badelj della Fiorentina, che però non potrebbe giocare in Europa League. Proprio come Grenier: «Su di lui abbiamo grande fiducia – ancora Spalletti –, si può ripetere l’operazione-Fazio». E qui il tempo è il presente.