Dopo Chris Smalling, ecco l’ipoteca su un’altra colonna giallorossa, in attesa di firmare presto anche un bel tris. Ieri la Roma ha infatti ufficializzato il rinnovo fino al 2027 di Bryan Cristante, rinnovo che il giocatore e il club avevano già raggiunto da tempo e che doveva essere solo reso noto.
Cristante è arrivato a Roma nel 2018, con questo contratto porterà il suo percorso in giallorosso a ben 9 stagioni totali. Esattamente come Smalling (che ha firmato fino al 2025) a fine contratto avrà giocato a Roma per sei anni. E quando arriverà anche la fumata bianca di El Shaarawy (accordo fino al 2025, con opzione per un anno in più) vorrà dire che il Faraone potrà portare a ben nove le annate in giallorosso (seppur due vissute a metà), con la possibilità di arrivare anche in doppia cifra (in caso di prolungamento fino al 2026). Insomma, sono loro tre i giocatori su cui la Roma vuole costruire quel senso di appartenenza a cui a Trigoria tengono tanto, insieme ovviamente a capitan Pellegrini ed a Gianluca Mancini, un altro che ha rinnovato proprio nel corso di quest’anno (fino al 2027 anche lui).
Il rinnovo di Cristante era cosa fatta da tempo, dunque, con il centrocampista giallorosso che andrà a guadagnare circa 3 milioni di euro a stagione. “Bryan negli anni è stato protagonista di una crescita costante – ha detto il gm giallorosso Tiago Pinto – Ha sempre messo gli interessi della Roma davanti a tutto e per noi incarna le doti che vogliamo trasmettere ai nostri giovani, su tutte la professionalità e il coraggio”.
Già, tanto è vero che Cristante ogni anno all’inizio parte nelle retrovie e poi finisce sempre con l’essere il giocatore più utilizzato di tutti o giù di lì. È successo con Di Francesco, con Ranieri, con Fonseca e anche con Mourinho. Tutti e quattro gli allenatori che ha avuto a Trigoria non hanno mai rinunciato a lui, sfruttando anche la sua grande versatilità e duttilità tattica. Nella stagione appena conclusa, ad esempio, Bryan ha giocato 53 partite (di più solo Abraham con 54), ma era stato il più utilizzato di tutti nel 2018/19 (44 partite) e nel 2020/21 (48).
“Per me la Roma è diventata come una seconda famiglia – ha detto lui ieri – Qui sono diventato più uomo, papà e un giocatore con più esperienza. Sono contento di proseguire questo percorso. Ho sempre dato tutto per questi colori e così sarà fino al 2027″. Poi l’analisi della stagione finita con la delusione della finale persa a Budapest. “Già una finale europea è difficile da raggiungere, figuriamoci due consecutive: serve un ambiente sano e una squadra importante. Mourinho ci ha dato la sua mentalità vincente e la sua esperienza. Ma la sfortuna nella fase finale della stagione non ci ha aiutato, con qualche infortunio in meno avremmo potuto conquistare anche la Champions tramite il campionato”.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – A. Pugliese