Due finali europee consecutive, la Conference League – vinta neI 2022 e l’Europa League persa nel 2023. Sospettiamo che José MourinIno, al terzo anno di Roma, vada dritto sul campionato. Una tipica manovra alla Mou. Due anni di depistaggio per farci credere che lui, José, preferisca la dimensione internazionale e la virata sullo scudetto.
Gli innesti di Ndicka e Aouar renderanno la squadra più forte. Aouar, centrocampista franco-algerino ex Lione, ha tutto per impadronirsi della Serie A con il suo gioco corto e la sua conduzione dinamica. Al puzzle però manca un pezzo fondamentale: Mou non può andare all’assalto di nulla con Belotti come centravanti unico, in attesa che Abraham rientri dall’infortunio.
Un centravanti d’alto bordo è quanto manca a questa Roma per intrufolarsi in testa al gruppo e provare ad allungarlo. A quel punto il resto dovrebbe farlo lo stesso Mourinho, con atteggiamenti meno tracotanti e distruttivi e più propositivi, ma temiamo che non accadrà. Mourinho è sempre stato così. perché dovrebbe cambiare? Il suo limite è la sua forza e viceversa.
FONTE: La Gazzetta dello Sport
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