È entrato in campo serissimo, con lo sguardo feroce. Capiva di giocarsi tanto, in un’amichevole che serviva più a lui che alla Roma. È uscito con un sorriso, meritando i complimenti di Mourinho e degli altri membri dello staff. Nel momento dei dubbi, delle indiscrezioni, dei rimbrotti, Andrea Belotti ha risposto con una partita da grande centravanti. Certo, il Farense non era un avversario straordinario. Ma per un calciatore sfiduciato anche i gol d’agosto sono un toccasana insostituibile, a pochi giorni dall’inizio del campionato
È stato il migliore della Roma. Da quanto non gli succedeva di sentirsi così? Oltre alla rete, derivata da una corta respinta del portiere su un tiro di El Shaarawy, ha provocato l’autogol dell’1-0 e ha colpito una traversa interna con una girata volante da impazzire. I compagni ne hanno intuito lo stato d’animo e si sono congratulati con lui in tutte le circostanze citate. E lo stesso Rapetti, il collaboratore di Mourinho che guiderà la squadra all’esordio contro la Salernitana, lo ha incitato spesso, sottolineandone i meriti nei movimenti e nelle giocate. L’allenatore, che lo aveva voluto lo scorso anno per completare il reparto offensivo con un centravanti abile nelle mischie e nei duelli, ora chiede un altro tipo di terminale offensivo. Ma al tempo stesso sa di poter contare su Belotti, che viene da una stagione disastrosa tra infortuni a ripetizione e reti mancate ma rimane sempre un calciatore da 106 gol in Serie A.
Il Gallo, a meno di sorprese di mercato che non si possono escludere, ha adesso qualche settimana di tempo per guadagnare spazio e credibilità: anche se arrivasse Marcos Leonardo, il giovane brasiliano del Santos, difficilmente gli soffierebbe il posto al debutto il 20 agosto. E quando sbarcherà l’altro centravanti, il più pronto ed esperto, troverà comunque un competitor che vuole difendere il posto conquistato per mancanza di alternative.
E se in attacco Belotti manda messaggi di vitalità, anche il portiere conta di dare un contributo migliore rispetto all’anno scorso. Alla terza stagione di contratto, in teoria l’ultima, il padrone di casa Rui Patricio conclude il tour in Algarve con la porta inviolata: a incassare reti sono stati i compagni di lavoro Svilar e Boer. Applauditissimo dai tifosi del Farense, Rui Patricio si dice ottimista per il futuro: «Sta funzionando tutto per ora. Adesso dobbiamo mettere a posto i dettagli per essere pronti all’inizio della stagione. Ma in Portogallo abbiamo lavorato molto intensamente e sono sicuro che raccoglieremo i frutti della nostra fatica».
Quale obiettivo ha fissato la Roma? «Fare meglio dello scorso anno. È questa l’ambizione di tutti noi. La mentalità è fondamentale per lavorare. Poi vedremo dove arriveremo a maggio». In scadenza di contratto, preferisce concentrarsi sulle partite che lo attendono: «Personalmente penso solo al presente e ad allenarmi. Non mi interessa guardare troppo lontano. Io ragiono così. È appena cominciata la mia terza stagione, non ha senso immaginare cosa accadrà l’estate prossima. Ora sono qui alla Roma e darò il massimo per questo club»
FONTE: Il Corriere dello Sport – R.Madia
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