Al termine della sfida pareggiata 2-2 contro la Roma, ha parlato il tecnico della Salernitana Paulo Sousa. Queste le sue parole:
DAZN Nel finale avete pagato la disattenzione su palla inattiva. C’era la sensazione che si potesse portare a casa questa partita… “Sì, abbiamo fatto anche una grande fase di costruzione. I due gol sono stati bellissimi. Non abbiamo concesso tanto alla Roma, solo due disattenzioni. Sul secondo gol non sembrava essere calcio d’angolo, ma c’è stata anche una disattenzione nostra. Sono felice per i ragazzi, la preparazione è stata difficile. I miei ragazzi sono stati equilibrati e concentrati. Inizialmente non siamo riusciti ad avere una pressione alta, volevamo Mazzocchi sul braccetto della Roma per non farli costruire, ma non ci siamo riusciti inizialmente. Dopo abbiamo cambiato e siamo migliorati dal punto di vista della prestazione. Siamo stati anche condizionati dai gialli, la Roma era tornata in campo fresca e noi non avevamo gli innesti per andare in avanti. Abbiamo dovuto prendere delle decisioni e questo ci ha fatto abbassare. Dia era l’unico che poteva darci profondità e per me è troppo poco. Sono felice per quello che siamo riusciti a fare, per l’interpretazione e per il coraggio di giocare faccia a faccia contro la Roma”.
La libertà di posizione di Candreva è stata determinante… “Abbiamo abbassato Maggiore in fase di costruzione e ci ha dato tanto. La Roma cercava di prendere i braccetti con i trequartisti, ma Coulibaly ha creato loro tantissime difficoltà così come Candreva e Kastanos, che si sono scambiati posizioni e hanno messo in difficoltà la difesa avversaria”.
I gol di Candreva… “Bellissimi, sono l’essenza del calcio. È un ragazzo straordinario, a fine partita ha fatto uno sprint di 30/40 metri per difendere. Con il suo impegno trascina la squadra e ci permette di conquistare punti”.
Iervolino le ha promesso un pezzo da 90. Sa chi è? “Io parlo dei miei giocatori, non di quello che si sente dire. Ho parlato con la società e alcune cose non si sono concretizzate. Non parlo di un giocatore che non è nostro”.
CONFERENZA STAMPA Che cosa ti è piaciuto e cosa no della partita di oggi? “Mi è piaciuto tantissimo l’impegno dei ragazzi, era una partita difficile, abbiamo trovato difficoltà all’inizio nel trovare le misure di pressione, abbiamo preso la decisione di portare avanti Pasquale pressando il braccetto sinistro. Ha avuto difficoltà sia per poca freschezza, ma anche per le distanze, poi abbiamo migliorato, nell’intervallo abbiamo cambiato e la squadra è stata più equilibrata, senza soffrire tanto. Abbiamo lasciato troppo gli attaccanti dietro le spalle dei nostri giocatori, con la qualità tecnica dei giocatori della Roma che hanno cercato di mettere il pallone alle spalle dell’ultimo centrale che ci ha creato difficoltà. Poi abbiamo creato diverse difficoltà in costruzione, la Roma ha cercato di chiudere il nostro corridoio destro, Giulio è stato bravissimo nella costruzione bassa così come Lassa, abbiamo avuto superiorità numerica. Il primo gol è bellissimo, siamo riusciti sempre a trovare gli spazi e questo ha creato loro molta difficoltà. Quello che mi è piaciuto di meno sono due cose: il risultato, perché sul secondo gol mi dicono che non fosse calcio d’angolo, poi c’era bisogno di freschezza nell’attacco per poter spingere e non abbassare il blocco come è successo nell’ultimo periodo, quando la Roma ha fatto 4 cambi per portare più uomini dentro la nostra area. In quel momento lì, con giocatori freschi davanti, avevano più possibilità di spingere e potevamo fare più male”.
Dopo Frosinone aveva detto che non sarebbe stato l’inizio che si aspettava. È stato l’inizio che si aspettava? “Ricordo quello che abbiamo detto ieri. Quando c’è un buon risultato tutto è bellissimo, con un risultato diverso la dimanda sarebbe andata in un’altra direzione. In tutte le squadre dove sono stato abbiamo costruito questa cultura collettiva dell’impegno, vedi giocatori di 27 anni che spingono 30-40 metri per chiudere dentro la nostra area ed è l’esempio”.
Candreva è in “media Dia”, è uno dei centrocampisti offensivi più importanti che ha allenato? Lo consiglierebbe a Spalletti per la nazionale? “L’ho visto poco come centrocampista offensivo, vedo un ragazzo entusiasta in tutto quello che fa, è motivato, il ruolo che occupa in squadra, le dinamiche della squadra lo rendono felice e quando sei felice fai il meglio possibile. Mi auguro che sia felice per tanto tempo”.
Un giudizio su Legowski… “Non è facile entrare in un ambiente come questo, nel poco tempo che abbiamo lavorato e in un ruolo che non ha mai fatto. L’impegno, la volontà di aiutare sono molto positivi, non solo con lui ma con tutta la squadra. Meritano tutte le parole buone, abbiamo passato una prestagione difficile, non è stato facile. I ragazzi hanno sempre messo un impegno straordinario, alla fine siamo venuti qui all’Olimpico, potevamo fare un risultato migliore, sono soddisfatto”.
FONTE: DAZN / Redazione Tuttoasroma
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