L’accordo tra Roma e Chelsea per Lukaku è in chiusura. Ieri nuovi contatti tra i due club (la proprietà dei Blues era a Strasburgo) che hanno trovato, dopo un lungo tira e molla, un’intesa di massima sul costo del prestito. Non i 10 milioni chiesti inizialmente dai Blues, ma nemmeno i 5 offerti dai giallorossi che dovranno aggiungerne altri 3 di bonus. Come al solito il tema di discussione di queste ore è la facilità di renderli fruibili. Scoglio, da quanto trapela, aggirabile nella giornata di oggi quando il gm Pinto e Paul Winstanley, braccio destro di Todd Boehly, si rivedranno dopo il lungo meeting andato in scena nella giornata di sabato. Ma non è questo il principale tema sul quale le parti si dovranno confrontare che rimane lo stipendio di Lukaku. In quest’ottica le due mensilità che deve ricevere dal club londinese sono la chiave di volta dell’intera trattativa.
Romelu, al netto della decurtazione che ha accettato pur di tornare a giocare in Italia, vuole guadagnare 9 milioni, quelli che ha percepito nell’ultima stagione a Milano. Se il Chelsea gli paga il corrispettivo di 1,8 milioni per luglio e agosto (dove non si è mai allenato con la prima squadra) il mosaico si completerebbe del pezzo mancante. Perché la Roma potrebbe così offrirne 7,2, rispettare il transfer balance e non andare incontro a possibili restrizioni nella futura lista Uefa. Oggi viene considerata una giornata importante. Anzi cruciale. Perché Lukaku è atteso a Londra.
Va detto che si continua a respirare un ottimismo di fondo sul felice esito della vicenda e il ritorno di Dan Friedkin nella City sembra esserne l’ennesima conferma. Situazione quindi che può sbloccarsi da un momento all’altro a meno che non prenda piede quanto i media inglesi hanno rilanciato ieri in serata. Ossia, se Lukaku accetta questa decurtazione dello stipendio per andare alla Roma, il Chelsea avrebbe chiesto di estenderla per l’intera durata dell’accordo (fino al 2026). Vien da sé che la situazione si complicherebbe leggermente perché Romelu non rinuncerebbe a due milioni ma a sei per l’intero arco temporale.
L’unica incognita riguarda quindi i rapporti tra il centravanti e il club londinese. Immaginarli non idilliaci – dopo che Big Rom è stato costretto ad allenarsi con l’U21 dei Blues – non si va molto lontano. Se quindi il belga trova l’intesa con il Chelsea, quella con la Roma sarà la semplice conseguenza. Al contrario, anche l’accordo trovato con i giallorossi si complicherebbe, perché Pinto dovrebbe alzare la proposta di 7,2 milioni al calciatore che già oggi sembra il limite oltre il quale i giallorossi non possono spingersi. La Roma nel frattempo ha verificato tutte le carte relative ai benefici del decreto crescita, fondamentali per l’happy-end.
Lukaku, infatti, firmando per la Roma entrerebbe nel quinto anno di beneficio dello stesso (considerando che in Italia è sbarcato nel 2019, all’Inter, e che l’anno di ritorno al Chelsea in tal senso non influisce), fattispecie che determina tutta una serie di adempimenti diversi, soprattutto a livello fiscale. Tra oggi e domani, la situazione si definirà. Anche perché venerdì chiude il mercato. Benché a Trigoria continuino ad utilizzare (giustamente) la massima cautela, oltre al bagno di folla a Fiumicino, probabile che poi Big Rom sarà presentato al pubblico nel pre-gara col Milan. Che dopo il punto in due partite è già diventato un piccolo crocevia. Ma questa è un’altra storia.
FONTE: Il Messaggero – S. Carina
https://tuttoasroma.it/ultime-notizie-as-roma/maglie-2023-2024/as-roma-uscita-la-maglia-per-la-nuova-stagione/