La famiglia Friedkin, che ieri si aggirava a Trigoria passando da un colloquio con i dirigenti a uno con l’allenatore, è molto delusa e frustrata per i risultati ottenuti fino a questo momento: considerano la classifica inferiore ala qualità della rosa e ribadiscono che l’obiettivo minimo è la Champions League.
I 14 infortuni muscolari sono troppi: Mourinho dice che ha tanti giocatori con una fragilità nota o dovuta all’età, ma dall’entourage del gruppo filtra insoddisfazione per la blanda preparazione. Il tecnico ha difeso il responsabile Rapetti, ma nel mirino pare esserci Larin, addetto al recupero degli infortunati.
Mou aveva cominciato cercando maggiore manovra, ma con l’arrivo di Lukaku si è tornati al lancio lungo. E se la difesa a 3 non dà più garanzie, il passaggio a 4 pare essere solo la mossa della disperazione. Nel 2021/22 la Roma ha speso 154.9 milioni per gli stipendi. Il monte ingaggi è da zona Champions, ma non basta.
La sensazione è che qualcosa si sia incrinato anche nello spogliatoio. Ad esempio, alla fine di Genoa-Roma Mourinho ha parlato di atteggiamento sbagliato, mentre Pellegrini ha negato.
Inoltre, se si esclude il colpo Lukaku, il mercato è apparso deludente: Ndicka sta facendo rimpiangere Ibanez, mentre Kristensen non pare meglio di Karsdorp. Anche Llorente fa fatica e Sanches è una “spoon river” di rimpianti causa infortuni. Aouar e Azmoun non brillano, così come Paredes.
FONTE: La Gazzetta dello Sport – M. Cecchini
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