L’avvocato di Diritto Sportivo, Pietro Aloise, ha rilasciato qualche dichiarazioni su cosa rischiano, nel bailame del Calcio Scommesse V2, sia i giocatori, sia le società:
Avvocato, cosa rischiano i calciatori coinvolti in questa inchiesta? “Bisogna distinguere la posizione dal punto di vista sportivo e da quella penale. Il principio penalistico, l’articolo 720 del codice penale, vieta le puntate su piattaforme illegali e per questo reato è previsto l’arresto fino a sei mesi e un’ammenda di 516 euro, che può aumentare in base alle cifre scommesse. Ma con una serie di giustificazioni la pena può anche essere ridotta”.
E sul piano sportivo? “L’articolo 24 comma 5 del codice di giustizia sportiva prevede che sono vietate le scommesse su tutte le piattaforme, legali e non. E qui vi è una sanzione più grave, fino a tre anni di squalifica. E ciò vale anche per le altre Federazioni, quindi anche se un calciatore coinvolto andasse a giocare in un altro campionato verrebbe comunque sanzionato. La squalifica potrebbe essere ridotta in caso di collaborazione da parte del calciatore interessato”.
Quindi Fagioli, che si è autodenunciato, potrebbe subire una sanzione meno pesante… “Esatto, sia sul piano della giustizia ordinaria che federale. Ma una squalifica credo sia quasi certa”.
E le società cosa rischiano? “Non c’è illecito sportivo. I club hanno l’obbligo di denuncia se a conoscenza dei fatti, altrimenti non è prevista alcuna sanzione. Le stesse società inoltre, nel caso fosse acclarata la responsabilità di loro calciatori, potrebbero sospendere gli emolumenti o risolvere i contratti”.
FONTE: tuttomercatoweb.com
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