Sarà spietato ma è giusto così ed è giusto soprattutto che sia stato quell’anima limpida di Stephan El Shaarawy a far vincere alla Roma la partita più palpitante della stagione, la prima di misura, la terza consecutiva (quarta con l’intermezzo di coppa) e non accadeva da un anno, ottobre 2022. (…)
E così ha regalato tre punti fondamentali per la Roma, a risalire in maniera dirompente la classifica e alla vigilia della sfida di domenica con la prima della classe: ora è settima, a meno che stasera il Lecce non vinca in casa dell’Udinese.
Giocare contro questo Monza è notoriamente complicato, come sempre quando si affrontano squadre perfettamente tarate sul controgioco delle marcature a uomo (…) Per il quarto d’ora iniziale le squadre si sono studiate come due pugili impauriti sul ring. Possesso gestito dagli ospiti, Roma a blocco basso con la stessa formazione di Cagliari, tanti giri palla, ma poca sostanza.
Palladino aveva immaginato forti pressioni su Cristante con l’unica punta Colombo, su Mancini con Machin (preferito inizialmente a Mota Carvalho) e con Colpani sul play Paredes, lasciando libero di impostare Ndicka. Dietro ha preferito D’Ambrosio, che poi con il rosso gli rovinerà il piano, a Carboni, per liberarlo a sorpresa sulle pressioni non irresistibili di Lukaku su Pablo Marì, e Belotti su Caldirola. In mezzo Gagliardini e Pessina se la sono vista rispettivamente con Aouar e Bove mentre in fascia i duelli sono stati tra Karsdorp e Kyriakopoulose e Pedro Pereira e Spinazzola. (…)
La prima vera palla-gol l’ha costruita la Roma al 37’, con un lancio scodellato da dietro da Ndicka sul petto accogliente di Lukaku, scarico per Belotti che poi è andato in sovrapposizione esterna a rimandare in area un cross pulitissimo sul secondo palo, dove Aouar ha schiacciato addosso a Di Gregorio: errore del romanista più che prodezza del monzese.
Al 41’ l’episodio che ha cambiato l’abbrivio della gara, con un altro fallo di D’Ambrosio su Belotti punito dall’arbitro con l’inevitabile secondo giallo, tra le proteste del Monza e di Palladino, ancora una volta orientati a spiegare gli eventi con il comportamento aggressivo della panchina della Roma e non con il regolamento. Nella confusione successiva, la Roma ha costruito un’altra nitida palla-gol stavolta con Belotti che ha preso in qualche modo un cross stavolta da Spinazzola da sinistra e Di Gregorio ha respinto ancora casualmente proprio sulla linea di porta. (…)
Dentro dunque Azmoun ed El Shaarawy per Belotti e Bove e nuovo sistema di gioco, 433 piuttosto offensivo, con Cristante riportato mezzala e i due nuovi entrati a supporto di Lukaku. Palladino ha aumentato i giri del Monza con Vignato e Mota Carvalho, al posto di Colpani e Colombo, mossa intelligente che avrebbe potuto dare frutti assai succosi. Già al 21’, ad esempio, una ripartenza tra i tessuti molli della difesa rialzata romanista è stata sfruttata da Birindelli con un gran tiro che Rui Patricio ha faticato ad alzare oltre la traversa. (…)
Il Faraone ha imbeccato Aouar, ma il suo tiro è stato deviato in corner, poi l’iraniano ha servito Lukaku che col destro ha preso l’esterno dell’incrocio dei pali. Mou ha inserito allora Llorente e Zalewski per aumentare la qualità dell’impostazione e la spinta a destra (per Ndicka e Karsdorp). (…)
L’ultimo cambio Mourinho se l’è giocato inserendo Kristensen per Spinazzola dando nuovo impulso anche alla fascia sinistra con Zalewski. Roma sempre più sbilanciata e risultato sempre più in bilico: al 34’ Pablo Marì ha salvato su Lukaku, al 37’ Mancini ha salvato su Vignato. E quando al 43’ dopo uno stop con scarico di Lukaku (maltrattato da Pablo Mari) Azmoun ha calciato forte di destro dal limite prendendo il palo interno, con la palla che è schizzata dalla parte opposta, è sembrato chiaro a tutti che questa benedetta vittoria, ancora una volta, sarebbe rimasta una chimera.
Ma il destino aveva riservato un finale diverso che ha preso forma proprio al 90’, con un cross da sinistra di Zalewski, un doppio palleggio di testa di Kristensen ed El Shaarawy, una prima conclusione di Azmoun respinta in maniera acrobatica da Carboni e infine il tap-in vincente al volo del Faraone che poi ha finito la sua corsa davanti alla Sud. (…)
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FONTE: Il Romanista – D. Lo Monaco
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