No, non può essere un caso. Perché se al terzo anno con Mourinho in panchina la Roma continua a segnare almeno un gol su tre nell’ultimo quarto d’ora di gioco, vuol dire che c’è qualcosa nel dna della squadra che è cambiato. La Roma non ruberà l’occhio a livello di spettacolo, non soddisferà i palati fini del bel gioco ma in quanto a caparbietà non è seconda a nessuno, alme no in serie A. Cristante e compagni non si arrendono più, non lasciano andare mai una partita.
Per Mou si gioca fino al 90′(con domenica è la 24ª volta che una squadra allenata dal portoghese fa gol oltre il 90′ nel nostro torneo) se non oltre. Nel primo anno di Mourinho le volte furono 15 su 50, lo scorso anno 18 su 59: in entrambi i casi una percentuale pari al 30,5%. In questa girandola di numeri il Faraone si trova pienamente a suo agio: curiosità vuole infatti che Stephan in carriera abbia messo a referto 27 gol oltre il 75′, di cui 15 con la maglia giallorossa.
FONTE: Il Messaggero
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