C’eravamo tanto amati, ma c’è spazio ancora per qualche abbraccio. Francesco Totti e Luciano Spalletti: prima amici per la pelle, poi nemici, oggi promessi (ri)sposi con tanto di appuntamento per fare pace sul serio. Ad aprire le braccia è stato lo storico capitano che due giorni un’intervista al Corriere della Sera si era espresso così sul tecnico che lo ha allenato alla Roma per 7 anni e col quale ha vissuto il travagliato addio al calcio nel 2017:
“Tra noi c’è un profondo legame. Anche perché quello che abbiamo passato insieme, quando arrivò da Udine, è per me, nella mia vita, qualcosa di irripetibile. Luciano era una persona piacevole, divertente, sincera. Nella fase finale il nostro rapporto è stato condizionato dall’esterno, specie dai dirigenti o consulenti della società, e non ci siamo più capiti. Anche io ho fatto degli errori, ci mancherebbe”.
Il riferimento alla precedente gestione della Roma con Pallotta, Baldissoni e Baldini è chiaro. Spalletti dopo qualche ora ha risposto nel miglior modo possibile. “Sicuramente c’è stato un periodo in cui non sono stato capace di fargli capire che io non ho mai smesso di abbracciarlo, che l’avrei sempre voluto con me. Prima della prossima partita all’Olimpico (domenica, ndr) andrò a trovare alcuni amici che abbiamo in comune al Bambin Gesù, potrebbe essere una bella occasione per fargli visita insieme”, le parole del ct della Nazionale.
Chissà che dopo l’abbraccio non ci sia anche modo di lavorare insieme con gli azzurri. Totti, infatti, ha quasi perso le speranze di essere richiamato a Trigoria dove nel frattempo Mourinho sta preparando la sfida al Lecce con notizie agro-dolci: recuperati in pieno Dybala e Sanches, bisognerà aspettare almeno un altro mese per rivedere Smalling.
FONTE: Leggo – F. Balzani