Tutto il peggio di sé la Roma l’ha mostrato allo Slavia Praga, pertanto i tifosi possono stare sufficientemente tranquilli: nel derby non riuscirà a ripetersi, nemmeno volendo. Le mostruosità tecniche e tattiche che hanno combinato Llorente, N’Dicka e Bove sul gol del 2-0 sono degli unicum; solo le incertezze di Karsdorp potranno essere replicate: quando il pallone gli capita tra i piedi la temperatura sale al punto da indurlo a giocare sempre all’indietro, ovvero al contrario. Lui e il coraggio di osare non sono compatibili. Attenzione, però: Kristensen, fuori dalla lista Uefa, non è meglio.
Stavolta è andato male perfino Lukaku, spesso anticipato o, nella migliore delle ipotesi, trascurato (vedi l’improbabile incursione di Celik). El Shaarawy si è nascosto per il tempo in cui è stato impiegato, mentre Aouar non si è proprio presentato, costringendo Mourinho a sostituirlo in fretta. Di Paredes abbiamo rivisto la tristissima versione juventina.
Potrei anche chiuderla qui, dal momento che la qualificazione non è compromessa e che la priorità di Mourinho era certamente la sfida di domenica pomeriggio. Potrei, certo, eppure non desisto: l’aspetto più preoccupante resta la qualità di molti giocatori, tenuti insieme con la colla delle conoscenze dall’allenatore, al quale esprimo di nuovo tutta la mia solidarietà.
Quando questa Roma non gioca con un surplus di concentrazione, con la testa giusta insomma, diventa un avversario più che accessibile: in questa fase è peraltro fin troppo evidente la stanchezza fisica e mentale di alcuni giocatori di livello medio, così come risulta insufficiente la condizione di Dybala e Sanches. La differenza tra i due è che a Paulino bastano una o due genialate per risolvere, Renato rimane un’ossessione da poco.
La prima regola per esprimere un calcio accettabile è combinare la qualità della corsa a quella dei passaggi (ieri disastrosi). E se la natura non ti ha donato la velocità, meglio evitare di pressare alto: altrimenti, sai le infilate! Per la seconda volta in una settimana ho sentito un giornalista di Sky sorprendersi del fatto che la Roma sia diciassettesima nei recuperi alti. La spiegazione risiede nelle caratteristiche atletiche, di motore, dei 5 di mezzo. E allora vada per lo scherzetto.
FONTE: Il Corriere delo Sport – I. Zazzaroni