Che fine ha fatto il vero Dybala? Se lo stanno chiedendo in molti nelle ultime settimane, soprattutto dopo la deludente prestazione dell’argentino nel derby. Una premessa doverosa va fatta: la Joya è tornata in campo soltanto il 5 novembre per la sfida con il Lecce dopo esser stato fermo quasi un mese per l’infortunio al collaterale mediale del ginocchio. Poi ha messo insieme una manciata di minti a Praga e i quasi novanta, molto opachi, contro la Lazio.
Troppo poco per pretendere di più dall’attaccante giallorosso che in ogni caso contro i salentini aveva fatto vedere sprazzi da campione oltre a mettere in porta Lukaku per il gol decisivo al 90′. Estendendo l’analisi a tutta la stagione, però, i numeri dell’ex Juventus non sono confortanti. Solo due reti (la doppietta all’Empoli) segnate in stagione nelle dieci presenze tra campionato e coppa, e una condizione fisica mai sbocciata.Togliendo la serata magica con l’Empoli e i venti minuti decisivi di Tiraspol, resta poco altro delle prestazioni di Paulo, tormentato dagli infortuni sin dall’inizio.
A cominciare dalla prestagione, infatti, Dybala non è mai riuscito a trovare continuità. Il primo stop a Tolosa, nell’amichevole contro i francesi del 6 agosto. Dopo la prima di campionato saltata per squalifica, a Verona torna titolare ma si ferma nuovamente per un problema agli adduttori saltando il Milan e la nazionale. Passata la sosta di settembre, poi, sei presenze e il brutto infortunio di Cagliari. Da lì venti giorni abbondanti lontano dai campi che lo hanno portato alle ultime, deludenti, apparizioni. Mou e la Roma hanno bisogno di lui.
La coppia con Lukaku, per ora, è stata più un sogno che una realtà. E in vista della sfilza di big match di fine anno l’argentino vuole essere ancora fondamentale per i colori giallorossi. A Trigoria è uno di quelli che lavora con grande dedizione e concentrazione, soffre quando è costretto a fermarsi e tiene come non mai a ripagare i tifosi dell’affetto che gli hanno dimostrato. Il peggio, si spera, ora è alle spalle e Paulo vuole incantare ancora.
Intanto ieri a Trigoria la squadra, senza quattordici nazionali, ha ripreso ad allenarsi con Lorenzo Pellegrini ormai stabilmente in gruppo. Aggregati alla prima squadra diversi elementi della Primavera come spesso capita durante le soste per le nazionali.
Partita anche la prelazione dedicata agli abbonati per la gara di Ginevra contro il Servette al costo di 38 euro.
FONTE: Il Tempo – L. Pes